Tav: capolavoro di Giuseppe Conte: si sblocca la vicenda Tav
Tav: si rimanda di sei mesi con possibilità di blocco
Oggi, grazie alla mediazione sofisticata e democristiana (in senso positivo) del premier Giuseppe Conte si è riuscito a superare uno stallo che rischiava di provocare una crisi di governo. Il premier ha infatti scritto ieri una lettera alla Società TELT SAS in cui si chiedeva sostanzialmente due cose:
1) Garantire i fondi europei per il 2019
2) Evitare impegni di spesa per lo Stato italiano.
La risposta è arrivata oggi dal Presidente Hubert du Mesnil e dal D.G. Mario Virano.
La TELT prende atto di quanto richiesto dal governo italiano e si attiva per raggiungere i due obiettivi richiesti da Conte e cioè i fondi Ue ed evitare spese per lo Stato italiano.
Tecnicamente quindi lunedì, durante il cda, saranno emessi gli “avis de marchés” e cioè l’invito a manifestare l’interesse per i lotti francesi con la fondamentale clausola che la stazione appaltante e gli Stati potranno in qualunque momento decidere di recedere senza oneri.
Un vero capolavoro tattico che permette al governo di riprendere le importanti questioni in attesa, come il reddito di cittadinanza e la quota 100.
Luigi Di Maio si espresso pochi minuti fa in un video FB ringraziando il premier Conte per la soluzione di una situazione che si andava complicando e che lunedì poteva uscire fuori controllo.
In pratica tutto è rimandato a fra sei mesi, salvaguardando i 300 milioni di fondi Ue e, soprattutto -come si è detto- con la possibilità di uscire quando si vuole dalla Tav senza spese per gli Stati.
Questa clausola è determinante non solo strategicamente ma anche tatticamente perché è difficile credere che le aziende rispondano positivamente a un bando che prevede la possibilità di annullare tutto.
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