La "cattiveria" di Renzi
Di Ernesto Vergani
Rimane un senso di incertezza dopo l'intervista di Daria Bignardi a Matteo Renzi durante il talk show "Le invasioni barbariche" su LA7.
Circa l'aspetto politico si resta nel generico. Anche perché la conduttrice prima fa la domanda su chi sarà il nuovo inquilino del Quirinale dicendo di non aspettarsi i nomi, in seguito i nomi li chiede. Per parte sua Renzi a volte dice che agli italiani poco importano i giochi della politica, poi invita la giornalista a entrare nei dettagli delle scelte politiche. Così si registrano frasi come "Napoletano ha segnato un'epoca" e "Il nuovo Presidente ce lo eleggiamo da soli".
Per il resto colpiscono frasi sentimentali: "La manifestazione di domenica è stata una giornata tatuata sulla pelle e nell'anima" (Renzi) ed "Era impossibile non commuoversi quel giorno" (Bignardi). Quindi una citazione di Renzi tratta da Firenze ("Cencio parla male di straccio") e un'altra della Bignardi, dall'ultimo libro di Giuliano Ferrara, sulla bellezza della moglie di Renzi ("Il cui naso è un segno dell'intelligenza costruttiva di Dio").
Anche alla domanda a Renzi su quanto sia cattivo (cattivo etimologicamente viene da "captivus", colui che è fatto prigioniero e vive in servitù, forse sarebbe stato più efficace usare la parola malvagio), anche qui rimangono dubbi e incertezza.