Cicchitto: allo stato è impossibile e perdente unire il Centrodestra
Il compleanno di Affaritaliani.it a Porta a Porta
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Mantenere la leadership di Berlusconi e ipotizzare un assemblaggio degli attuali gruppi è un'operazione impossibile e comunque perdente". Fabrizio Cicchitto, uno dei massimi esponenti di Ncd, intervistato da Affaritaliani.it, è molto pessimista sulla possibilità di ricostruire il Centrodestra. "Quando un partito perde nello spazio di pochi anni 10 milioni di voti è evidente che la crisi che riguarda la leadership e la stessa forma partito è acutissima". A lanciare il tema del futuro del Centrodestra italiano nel corso dell'ultima puntata della stagione di Porta a Porta è stato il direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino, ospite del salotto di Bruno Vespa insieme a Marcello Sorgi, Giovanni Toti, Matteo Salvini, Maurizio Lupi e Deborah Seracchiani.
Come è possibile, se è possibile, ricostruire il Centrodestra?
"Allo stato le posizioni sono molto lontane, nel merito. E poi c'è un altro problema...".
Quale?
"Quando un partito perde nello spazio di pochi anni 10 milioni di voti è evidente che la crisi che riguarda la leadership e la stessa forma partito è acutissima. In secondo luogo, ci sono delle differenze politiche non da poco tra noi e Forza Italia, che riguardano appunto il tipo di partito da costruire e la linea politica".
E con la Lega e Fratelli d'Italia?
"Appunto. Differenze ancora più profonde ci sono tra noi e Fratelli d'Italia e la Lega Nord, su posizioni lepeniste. Questo è lo stato delle cose, che non è facilmente superabile con colpi di bacchetta magica".
Molto pessimista...
"In un mondo che muta così velocemente o il Centrodestra fa, a modo suo, un'operazione simile a quella fatta con Renzi nel Centrosinistra oppure mantenere la leadership di Berlusconi e ipotizzare un assemblaggio degli attuali gruppi è un'operazione impossibile e comunque perdente".
Quindi?
"Nell'immediato vedo un'aggregazione al centro tra noi, l'Udc e Scelta Civica in una chiave moderata e riformista. Per ora creiamo questo punto fermo, poi il futuro è legato a una serie di cose imprevedibili".
Ma voi siete per le primarie nel caso in cui si riuscisse a ricostruire il Centrodestra?
"Il metodo delle primarie è indubbio. Però a monte deve esserci un'intesa sulla linea politica e programmatica, altrimenti le primarie fatte nella condizione attuale sarebbero un esercizio inutile. Servirebbero se fossimo in una fase di rifondazione".