Coesis: Salvini può insidiare (e battere) Renzi. Landini terzo al 20%
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Coesis Research, l'istituto che si occupa di sondaggi guidato da Alessandro Amadori, ha provato a calcolare come finirebbe la sfida per Palazzo Chigi nel caso in cui alle elezioni politiche si presentassero tre candidati premier alla testa di tre diversi schieramenti: Matteo Renzi, Matteo Salvini e Maurizio Landini. Un'ipotesi remota, forse, ma non da escludere e lanciata dal direttore di Affaritaliani.it con un suo editoriale (clicca qui per leggerlo). "Al momento - spiega Amadori - non ci sarebbe partita. Il leader del Pd prenderebbe il 70% dei voti e agli altri due resterebbe il 15% a testa".
Ma le elezioni non sono oggi. E il cammino verso il voto è ancora lungo. Che cosa potrebbe accadere tra due o tre anni? "Le cose cambiano", afferma il sondaggista-semiologo. "Dipende tutto da come si muoveranno i player in campo e dalla loro strategia politica e di comunicazione. Comunque Renzi potrebbe scendere fino al 45%, sotto è difficile a meno che non ci siano scivoloni o colpi di scena (sempre possibili). Salvini, qualora guidasse un nuovo Centrodestra nazionale, magari federato, potrebbe raggiungere il 40% dei voti, aggiungendo anche qualche grillino di destra. A Landini, se aggregasse tutta l'area della sinistra-sinistra, più una fetta del M5S, arriverebbe attorno al 20%".
In definitiva, secondo Coesis, a oggi non ci sarebbe partita. Ma tra due o tre anni Renzi, pur restando il favorito, potrebbe essere insidiato da Salvini e una vittoria del Centrodestra capeggiato dal numero uno del Carroccio non è affatto da escludere. Lontano Landini, che non pare avere alcuna chance di vincere le elezioni, anche se potrebbe ottenere un ottimo 20%.