I tanti Giuda di Silvio
Di Alberto Maggi
Forse la nuova Forza Italia non sarà più nel Partito Popolare Europeo (la Merkel non vuole Berlusconi). E un movimento in mano a Capezzone, Verdini, Bondi e Santanchè non è certo moderato. Ma quello che è accaduto nel giro di pochissimi giorni merita una riflessione. Da dove arrivano Alfano e Quagliariello? Chi li ha portati in Parlamento? Chi ha permesso (elettoralmente parlando) a Formigoni di fare il governatore della Lombardia per tantissimi anni? E Giovanardi? Senza il Cav avrebbe fatto il ministro? Parliamoci chiaro. Nessuno vuole la crisi. E che il governo vada avanti è un bene per l'Italia in una fase di crisi, basta vedere la Borsa e soprattutto lo spread. Ma quanti sono quelli che politicamente sono cresciuti con e grazie a Berlusconi e ora lo pugnalano alle spalle? Tantissimi. Più o meno lo stesso numero che seguì Fini per formare Futuro e Libertà, movimento ridicolizzato alle ultime elezioni dello scorso febbraio. Magari Cicchitto & company avranno più fortuna di Bocchino e Granata, ma l'esempio misero di Fli è sotto gli occhi di tutti. Tanto che Alfano si è preoccupato di garantirsi da Letta che Renzi non faccia cadere il governo almeno per un anno proprio per non finire come Fini. La gratitudine non è di questo mondo, e soprattutto non esiste in politica. Ma chi oggi parla del Cavaliere come un vecchietto nervoso e impazzito (basta leggere le agenzie) dovrebbe ricordarsi chi lo ha portato lì dove è oggi... O no?