Il commento/ Enrico Letta meno coraggioso di Romano Prodi
Di Pietro Mancini
Oggi Letta sale al Quirinale e rassegna a Re Napolitano le dimissioni da premier.
L'allievo del caparbio prof.Nino Andreatta, Enrico Letta, si è dimostrato, dunque, meno coraggioso di Prodi.
Il Prof. mal consigliato da Parisi, disse: nemici sfiduciatemi ! E Romano cadde con dignità, davanti alla Camera, presieduta da uno dei suoi "carnefici", il parolaio rosso, Bertinotti.
Renzi premier ? Rispetto ad Enrico, Matteo rende meglio in Tv. E ha collaboratrici belle e ambiziose, in primis Maria Elena Boschi, mentre all'ex premier non è bastata l'influenza sui media, esercitata dalla moglie, donna Gianna Fregonara, giornalista del "Corrierone".
Tramonta, per sempre, l'epoca della "politique d'abord, l'intendence suivra ! ", di nenniana memoria.
E contano molto di meno i "poteri forti", da sempre legati allo zio di Enrico, non più influente come in passato e meno ascoltato dal declinante Berlusconi. E, certo, sorride molto di più Diego della Valle, da sempre sostenitore del Sindaco, rispetto ad "Agnellino" e a Marchionne.
E il popolo ? "Se gratta", direbbe il Belli, sempre più distante dai giochi della politica.
E il giovin Signore di Firenze dovrà spiegare a Travaglio- che ha stampato una pagina con esternazioni renziane contrarie alla sua premiership non legittimata dal voto- le ragioni del suo : contrordine, compagni, Palazzo Chigi è meglio di Palazzo Vecchio !