Compravendita di senatori, spuntano i nomi di altri parlamentari
Ci sarebbe un nuovo filone di inchiesta, aperto dalla magistratura di Napoli, che ipotizza i reati di corruzione e illecito finanziamento per altri senatori oltre a Valter Lavitola. Sono almeno una decina gli onorevoli, alcune non rieletti alle scorse elezioni, che si sarebbero schierati contro la formazione che li aveva portati in parlamento in cambio di denaro. Catia Polidori, Maria Grazia Siliquini, Giampiero Catone e Silvano Moffa, tutti senatori di Futuro e Libertà, decisero di votare in difformità rispetto al loro partito quando ci fu da votare la sfiducia a Silvio Berlusconi.
Onorevoli che poi sarebbero stati ricompensati: Catia Polidori, poi nominata sottosegretario allo Sviluppo economico; Maria Grazia Siliquini, designata nel cda delle Poste; Giampiero Catone, diventato sottosegretario all'Ambiente; Silvano Moffa, eletto presidente della Commissione Lavoro della Camera.
Il voto di fiducia al governo è soltanto il primo atto. Perché le indagini riguardano altre votazioni diventate fondamentali per le vicende giudiziarie che coinvolgevano il Cavaliere. Due in particolare: il processo Ruby e quello sui diritti tv. Nel primo caso il Parlamento si era espresso su una serie di questioni riguardanti l'autorizzazione a procedere nei confronti di Berlusconi chiesta dai magistrati di Milano, mentre nell'inchiesta sulla frode fiscale in ballo c'era il legittimo impedimento addotto dall'imputato per ottenere il rinvio di un'udienza e il successivo conflitto tra poteri dello Stato di fronte alla Corte costituzionale proposto dai legali dell'allora presidente del Consiglio con il via libera di Montecitorio.
I finanzieri hanno acquisito l'elenco dei parlamentari che si espressero contro il proprio partito in commissione e poi l'esito delle votazioni finali in Aula. Obiettivo è capire che cosa sia accaduto dopo, se ci sia stato un libero convincimento nella scelta di andare contro le indicazioni ufficiali o se invece la decisione sia scaturita grazie alla concessione di una contropartita.