Con il suo binocolo, Pansa osservò i congressi PSI. Articoli indimenticabili
Picconò il craxismo. L’attacco di “Baffino” a Giampaolo
Con il suo binocolo, Giampaolo Pansa osservò lo svolgimento dei congressi PSI. Articoli indimenticabili. Picconò il craxismo. L’attacco di “Baffino” a Giampaolo. Il ricordo.
Con il suo binocolo, il grande giornalista piemontese, Giampaolo Pansa, scomparso a 84 anni, di cui sono stato estimatore e amico, osservò lo svolgimento dei congressi del PSI, durante la lunga fase del craxismo, descrivendo, nei suoi imperdibili articoli, lo scenario. Che era tutto imperniato sul culto della personalità del leader maximo, Bettino, con i capetti, ossequiosi con il segretario, e i comprimari. E quei pezzi contribuirono a indebolire la leadership del dirigente milanese.
Ricordo, in particolare, il resoconto, vergato da Giampaolo, sul discorso di Giacomo Mancini, mio padre, al congresso di Rimini del 1987. Definiva l’ex segretario uno degli ultimi “hombre vertical” del socialismo nostrano.
E quello sull’ultimo congresso, a Bari, del 1991, un anno prima di Tangentopoli, i resoconti su Bettino stanco, con la canottiera sotto la camicia, bagnata dal sudore.
Indimenticabili i “Bestiari” di Pansa su “L’Espresso”. E, oltre ai suoi libri sulla storia, e i delitti, degli antifascisti, prima e dopo la Liberazione, i saggi dello scrittore piemontese sulle vicende dei media, in primis “Comprati e venduti”.
Parlano i trionfi editoriali del “Sangue dei vinti” e dei volumi successivi.
Solo dopo i libri di Pansa, l’allora Presidente della Camera, il comunista Violante, si rivolse anche ai figli e ai nipoti dei fascisti, vittime della sanguinosa guerra civile tra italiani.
E i neologismi, che Pansa coniò : “giornalisti dimezzati” per bocciare i redattori che, nella Rai lottizzata dalla politica e sulla stampa, anteponevano le esigenze dei partiti a quelle dei lettori.Oggi tutti lo ossequiano. Ma Giampaolo non fu apprezzato, in vita, da molti leader.
D’Alema disse che solo Veltroni e Prodi capivano di politica meno del giornalista piemontese.
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