Parola d’ordine concretezza e operatività. Il presidente Giuseppe Conte incontra a Villa Pamphili, nel penultimo appuntamento degli Stati Generali, i vertici delle aziende “partecipate” da Enel a Eni, da Cdp a Leonardo, da Terna a Fincantieri, da Poste a Ferrovie, a Invitalia e SNAM, e invita tutti alla sostanza. Ecco allora gli impegni, da Snam che illustra il suo massimo sforzo sull’idrogeno alle Ferrovie che annunciano l’acquisto di 600 nuovi treni per pendolari per rinforzare e migliorare il traffico locale e autobus elettrici e ibridi. Temi verdi e sociali che sono tra i “pallini” del piano di rilancio e di modernizzazione che ha in mente Conte, basato su tre punti: la digitalizzazione, la transizione green e l’inclusione di genere e territoriale.
Il Piano recepirà i molti spunti emersi in questa settimana di ascolto, puntellati da note scritte che il premier ha richiesto al termine dei colloqui a tutti i suoi interlocutori. E che costituiranno, dopo un nuovo giro di confrontI con i partiti della maggioranza e dell’opposizione, la piattaforma su cui verrà costruita la richiesta all’Europa dei finanziamenti del Recovery Fund, che nei piani del premier verrà inserita in autunno nella nota di aggiornamento del Def.
Ma gli incontri che Conte ha trovato più stimolanti sono stati quelli con un gruppo di cittadini in rappresentanza di diverse categorie professionali, selezionati tra quelli che avevano mandato mail di richieste, segnalazioni e solleciti in questi giorni all’indirizzo di posta elettronica di Palazzo Chigi. Ecco allora sfilare tra gli stucchi della splendida sede di rappresentanza del governo italiano un direttore d’albergo di Ostuni, un ristoratore di Cesena, un musicista dei Castelli romani, il titolare di un negozio di scarpe ,un’accompagnatrice turistica e altri rappresentanti provenienti da Roma, Firenze e Pescara. Tutti focalizzati su un confronto molto serrato e senza peli sulla lingua, in un inedito e insperato faccia a faccia con il premier, su temi di vita aziendale quotidiana come la cassa integrazione, il tax credit, il taglio del cuneo fiscale, gli incentivi alle assunzioni per le aziende, i bonus autonomi, gli sgravi fiscali sugli affitti.
“Un confronto davvero proficuo e stimolante con i cittadini, con chi si trova ad affrontare i problemi di tutti i giorni”, osserva Conte. ”Con un esplicito consenso per le misure adottate finora dal governo”, si rallegra lo staff del premier. Anche per loro compiti a casa: appunti, paper, dossier da inviare allo staff del premier perché siano trasformati in provvedimenti concreti. Quella concretezza sulla quale Conte ha insistito nei suoi incontri insieme con la tempestività del cronoprogramma che verrà definito a supporto del Piano.
Ma alla base di tutto vi sarà la semplificazione, un must per Palazzo Chigi. Non è possibile che per realizzare un impianto di trasporto dell’energia elettrica Terna impieghi dieci anni, ha insistito negli incontri di oggi il gestore della rete di trasmissione dell'energia. ”E non è possibile in generale che tutto sia complicato da timbri e controtimbri che allungano a dismisura i tempi per la più banale delle opere”, si aggiunge a Palazzo Chigi.
Per questo Conte annuncia ad Affaritaliani il varo di un provvedimento miracoloso per snellire tutte le procedure amministrative. Due i pilastri su cui si basa: la revisione del reato di abuso d’ufficio e del danno erariale, che nell’attuale configurazione inducono dirigenti e impiegati a evitare di firmare provvedimenti anche banali, come una semplice verifica di impatto ambientale, per scansare grane personali. ”Ci stiamo lavorando e conto di licenziarlo la settimana prossima. Sarà la madre di tutte le riforme”, annuncia Conte.
E sarà un decreto legge, quindi immediatamente operativo.
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