Ucraina, Conte: "Ue e governo hanno fallito, lasciamo che gli Usa conducano il negoziato". 'Giuseppi' più trumpiano di Meloni fa deflagrare il Centrosinistra

"Le parole di Conte sono quelle che piacciono a Putin", commenta tristemente laconico un esponente dell'ala riformista del Pd

'Giuseppi' è sempre 'Giuseppi'. Il legame tra il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, ex premier prima con la Lega e poi con Pd e Matteo Renzi, con il presidente Usa Donald Trump non è scomparso. E anche questa volta ritorna con forza mettendo in imbarazzo il Partito Democratico e tutta l'ala moderata della coalizione di Centrosinistra. Con Carlo Calenda che di fatto al Pd dice, 've l'avevo detto di non inseguire i 5 Stelle'.

"Il governo italiano insieme ai governi europei hanno fallito puntando sulla scommessa militare della vittoria dell'Ucraina sulla Russia" a "colpi di invii di armi e di spese militari", ha detto il leader del M5S Conte a margine di una conferenza stampa alla Camera. Zelensky si fida di Meloni? "Prendo atto - ha aggiunto Conte -. L'Europa è completamente disorientata, avevano solo una linea, la vittoria militare sulla Russia, hanno scommesso su questo e adesso non hanno nessuna alternativa. Quindi lasciamo che a condurre il negoziato siano gli Stati Uniti".

Una sorta di asse con la premier sull'appoggio all'amministrazione Usa ma che va ben al di là delle parole di Meloni che, comunque, vuole restare con i piedi nell'alveo europeo pur sottolineando sempre l'importanza dell'alleanza tra le due sponde dell'Atlantico. Qui invece Conte afferma proprio che l'Europa ha fallito e di lasciar fare agli Stati Uniti. Quindi a Trump. Una presa di posizione, chiaramente elettorale visti i sondaggi contrari all'invio di armi e che mette in difficoltà la Lega di Matteo Salvini e porta a deflagrare il cosiddetto campo largo.

Elly Schlein non potrà mai accettare che sia il tycoon a risolvere i problemi con la minoranza moderata Dem in subbuglio per lo schiaffo all'Unione europea e alle istituzioni di Bruxelles. Le parole di Conte pesano dunque come un macigno sulla costruzione di un'alternativa di governo al Centrodestra meloniano. "Le parole di Conte sono quelle che piacciono a Putin", commenta tristemente laconico un esponente dell'ala riformista del Pd.

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