Dario Stefàno, presidente della Giunta per le elezioni del Senato, ad Affairtaliani.it

Senatore Stefàno, i parlamentari del Pdl hanno consegnato nelle mani dei capigruppo le dimissioni in bianco, pronte per essere formalizzate se Berlusconi dovesse essere messo alla porta di Palazzo Madama. Il voto del 4 ottobre in Giunta potrebbe decretare la fine del governo Letta?
"Questo non posso saperlo. Il mio impegno è quello di continuare a mantenere il clima in Giunta il più sereno possibile e concentrato sui contenuti e quindi su una disquisizione in punta di diritto. Da questo punto di vista non mi posso deconcentrare per aspetti di natura politica. Per nostra natura siamo un organo 'interna corporis' e quindi operiamo in maniera assolutamente disgiunta dalle dinamiche politiche e di governo. Questo è il mio impegno e continuerò ad assolverlo con massima responsabilità".
Non sente su di sé la pressione dell'incertezza politica?
"Io sento la pressione di avere sulle spalle la responsabilità di far si che la Giunta porti a compimento un percorso ispirato in maniera ossequiosa al regolamento e che venga portato avanti nella maniera più oggettiva possibile. E che quindi la Giunta dia all'Aula una risposta che non sia condizionata da relazioni politiche, non sia frutto di una geografia politica della composizione della Giunta, ma che sia figlia di una disquisizione di merito".
Qual è il cronoprogramma dei prossimi passi in Aula?
"Il 4 ottobre ci sarà l'udienza pubblica e poi la Camera di Consiglio che determinerà la decisione che trasferiremo poi all'Aula. Terminato quella fase le dinamiche temporali non sono più nella nostra discrezionalità ma in quella della conferenza dei capigruppo e quindi della presidenza del Senato".
Berlusconi verrà a parlare in Giunta?
"Non lo so, non ho questa informazione".