Politica
Ucraina, Vannacci: "L'Italia continua con la strategia di morte e miseria. Il Parlamento non approvi il decreto del Cdm"
Il vice-segretario della Lega ad Affaritaliani

Roberto Vannacci
"No a ulteriori armi a Kiev, no a truppe italiane in Ucraina, no a ulteriori fondi distratti a sanità, sicurezza, lavoro, pensioni, infrastrutture, scuola e ricerca"
"Mentre i negoziati di pace procedono arrancando, anche per i ripetuti intralci dei volenterosi e dell’Unione europea, in Italia viene approvato il decreto legge che proroga per tutto il 2026 la possibilità di inviare aiuti militari all’Ucraina. Si continua con la stessa strategia: quella che in 4 anni di incondizionato invio di centinaia di miliardi e di ingenti forniture di materiale bellico ha garantito morte, distruzione, miseria, impennata dei costi dell’energia e delle materie prime, declino economico europeo senza impedire all’esercito russo di continuare lentamente e inesorabilmente ad avanzare sul territorio ucraino". Lo afferma ad Affaritaliani il vice-segretario della Lega Roberto Vannacci.
"A parte le acrobazie lessicali con questo decreto si continua a garantire la prosecuzione di una guerra persa e l’elargizione di risorse belliche a chi, invece, dovrebbe concentrarsi sulla negoziazione di una pace. No a ulteriori armi a Kiev, no a truppe italiane in Ucraina, no a ulteriori fondi distratti a sanità, sicurezza, lavoro, pensioni, infrastrutture, scuola e ricerca per continuare a versarli a chi, fra l'altro, li scialacqua in gabinetti d’oro, ville di lusso, yacht e serate con prostitute Mi auguro che il Parlamento non approvi quanto stabilito oggi dal Consiglio dei Ministri nel momento del passaggio per la conversione in legge del decreto", conclude l'eurodeputato della Lega Vannacci.
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