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Di Maio: "Province si tagliano e si abbassano le tasse"
Foto: LaPresse

PROVINCE: DI MAIO, SI TAGLIANO E SI ABBASSANO TASSE

''Gli sprechi si tagliano, è sempre stato così per il M5s e con tutta la burocrazia che abbiamo le Province vanno abolite. L'obiettivo è eliminare ciò che non è indispensabile e reperire risorse per abbassare subito le tasse a imprese e famiglie''. Lo dice il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, replicando alla Lega.

PROVINCE: CONTE, 'DIBATTITO CHE AFFRONTEREMO QUANDO TORNEREMO'

"Il dibattito lo affronteremo quando torneremo". Così il premier Giuseppe Conte, a Pechino, rispondendo a una domanda sulla polemica sulle province.

Province: Salvini, abolizione fu buffonata. M5s si mettano d'accordo

"L'abolizione delle Province è una buffonata che ha portato disastri, soprattutto nella manutenzione di scuole e sulle strade". Così Matteo Salvini, a Biella per un incontro a sostegno del candidato sindaco Claudio Corradino. "Io voglio che scuole e strade siano in condizioni efficienti. L'importante - ha aggiunto - è che i 5 stelle si mettano d'accordo. Qualche viceministro infatti dice si e qualcuno dice no. Così sull'autonomia e sui porti che qualcuno vuole chiusi e qualcuno aperti. L'importante è mettersi d' accordo". "Noi vogliamo dare un servizio ai cittadini - ha concluso il leader della Lega - e se Comuni e Regioni non ce la fanno servono le Province".

GOVERNO: SALVINI A M5S, 'NON HO TEMPO PER LITIGI, VADO AVANTI COME UN TRENO'

"I nostri compagni di viaggio ogni tanto cambiano idea... Sull'autonomia un giorno va bene, un altro no... Sui porti un giorno sono per la chiusura, un altro per tenerli socchiusi... Io non ho tempo per litigare, c'è un contratto, vado avanti come un treno". Lo ha detto Matteo Salvini nel suo comizio elettorale a Biella.

PROVINCE: CANDIANI, 'RIDOTTE A STATO LARVALE, LEGA ANDRA' FINO IN FONDO'

''Non voglio entrare in una polemica viziata oggettivamente da pretesti elettorali, che dovrebbero evitare di trascinare importanti riassetti istituzionali a cui stiamo lavorando". Stefano Candiani, sottosegretario all'Interno della Lega, premette che non vuole alimentare nuove tensioni interne alla maggioranza gialloverde, con la scusa della campagna elettorale per le europee ma sulla riforma degli enti locali ci tiene a precisare che i Cinque stelle non erano all'oscuro della bozza circolata in queste ore. "La settimana scorsa -assicura l'esponente del Carroccio all'Adnkronos replicando a Luigi Di Maio che qualche ora fa ha preso le distanze dal provvedimento- il testo è stato letto e presentato in Conferenza Stato-città: c'è un lavoro in corso e, sempre nel rispetto delle istituzioni, dobbiamo andare avanti fino in fondo con questo lavoro, all'interno del tavolo tecnico con cui fino ad ora abbiamo avuto ottima corrispondenza sia negli intenti che nell'impostazione di base". "Se la preoccupazione di Di Maio -sottolinea Candiani- sono i costi, stia tranquillo che stiamo elaborando proposte che si basano sul buonsenso e che daranno agli italiani quell'anello di congiunzione tra i Comuni e le Regioni, le Province appunto, senza il quale ci troviamo con strade scuole e servizi provinciali abbandonati a se stessi. Oggi -avverte- abbiamo delle province che sostanzialmente son state ridotte ad uno stato larvale, con grave rischio anche di danni per la sicurezza dei cittadini. Penso, in particolare, agli edifici scolastici e alla manutenzione della rete viaria". "Quanto poi al tema dell'elezione diretta da parte dei cittadini degli amministratori che devono governare le province -avverte Candiani- beh, insomma, la democrazia è riconoscere al popolo il diritto di scegliere i propri governanti e non deve essere un esercizio di retorica ma un diritto da garantire". ''Se il tema del contendere, lo ripeto -insiste Candiani- sono i costi, abbiamo già a disposizione e presenteremo presto informazioni e studi con cui ci siamo confrontati con l'Upi, che dimostrano come alla grave carenza di gestione del territorio conseguente alla riforma Delrio, purtroppo, si è aggiunto anche un'esplosione di costi causata dalle inefficienze e moltiplicazione di sottostrutture non governate direttamente dai cittadini come ambiti territoriali e altre società di gestione del territorio". ''Non voglio fare polemica, ma -rimarca- bisogna lavorare e andare fino in fondo. Anche perché, ribadisco, ricordo che stiamo rimediando ai guai prodotti dalla nefasta stagione delle riforme del governo Renzi, peraltro già messa nel cassetto e archiviata dal referendum costituzionale del 4 dicembre 2016".

PROVINCE: LEGA, 'M5S ORA PRENDE DISTANZE DA BOZZA, MA ERA BEN NOTO'

Ora lo rinnegano, Di Maio alza la voce, ma quel testo che vuol ripristinare le vecchie province i Cinque stelle lo conoscevano benissimo. Fonti della Lega fanno sapere che la bozza di riforma degli enti locali, oggetto di nuove tensioni interne alla maggioranza gialloverde, era ben nota anche ai 'soci di governo' pentastellati, che ora prendono le distanza. ''Durante i lavori parlamentari, in sede di commissione, i Cinque stelle non hanno mai sollevato un problema, una sola eccezione", fa notare all'Adnkronos un big del Carroccio, vicino a Matteo Salvini, che preferisce non pronunciarsi sul tema, almeno per ora.

PROVINCE: LEGA, 'BASTA CAOS M5S, ITALIA HA BISOGNO DI SI' E DI SERIETA''

"I 5Stelle non possono cambiare idea ogni giorno su tutto. Oggi tocca alle Province, distrutte da Renzi con gravi danni per i cittadini e per la manutenzione di scuole e strade. Un viceministro 5Stelle lavora per rafforzarle, un altro ministro 5Stelle lavora per chiederle. L'Italia ha bisogno di Sì e di serietà, non di confusione". E' quanto sottolineano fonti della Lega.

Province, Di Maio: per me si tagliano, chiedete alla Lega

“Per me le Province si tagliano. Punto. Ogni poltronificio per noi deve essere abolito. Efficienza e snellimento, questi devono essere i fari. Questa è la linea del M5S”. Lo dice il Vicepresidente e Ministro Luigi Di Maio in una nota che chiarisce la chiara volontà sul tema dei Cinque Stelle, dopo che il 'Sole24Ore', aveva scritto del progetto che andrebbe a cambiare quanto modificato dalla riforma Delrio.

Il quotidiano cita alcuni passi della bozza delle Linee guida per la riforma degli enti locali. Secondo quanto si legge, nella bozza viene riportata la definizione di Provincia che "ha un presidente, eletto a suffragio universale dai cittadini dei Comuni che compongono il territorio provinciale, coadiuvato da una giunta da esso nominata'. A 'coadiuvare' il presidente c'è poi il 'Consiglio, avente poteri di indirizzo e controllo, eletto a suffragio universale'". Secondo il 'Sole24Ore', quindi, "il ritorno alle vecchie Province, con elezione diretta di 2.500 tra presidenti e consiglieri, è il piatto forte della proposta, insieme all'abolizione di 'ambiti ottimali (Ato) e degli altri enti e agenzie' che nel tempo hanno intercettato funzioni e risorse crescenti".

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