Disputa sui capelli bianchi tra Renzi e Obama
Una 'disputa tricologica' e' in corso tra Italia e Usa da almeno due mesi. Da quando, cioe', il Presidente statunitense, Barack Obama, in quel di Villa Madama, si e' rivolto a Matteo Renzi per dire che anche lui, all'inizio del suo mandato, aveva "tutti quei capelli neri". Ma due mesi possono essere lunghi, specie se in mezzo ci sono riforme costituzionali da approvare superando le resistenze, anche in seno al proprio partito; rilanciare la crescita e l'economia di un Paese, facendo i conti con dati inclementi sull'occupazione; affrontare una campagna elettorale tanto violenta nei toni quanto vincente nei numeri. E allora ecco che, dopo sessanta giorni lo stesso Obama 'infierisce' dicendo che, "qualche capello bianco lo hai messo anche tu, dear Matteo".
Il presidente del Consiglio italiano si dice "preoccupato" sebbene l'autoironia non gli manchi: "Sono stati mesi particolarmente caldi in Italia", spiega. Del resto, dopo le elezioni e quel 40 per cento di consensi "sara' migliorato il clima, ma e' peggiorato l'aspetto". I due, in ogni caso, sembrano rincorrersi anche nel look. Obama appare informale nonostante l'abito con cravatta chiara, mentre scende da 'The Beast', il Suv con il quale viaggia ovunque si trovi. Merito anche del chewingum masticato ininterrottamente, anche mentre saluta gli altri leader. Dal canto suo, Renzi si sfila la cravatta non appena ne ha l'occasione. E rompe il protocollo facendo irruzione nel bar della stampa per annunciare personalmente che la conferenza stampa, sua, sta per cominciare. Con lui in camicia bianca sbottonata quasi fin sul petto, e saluti distribuiti con vigorose pacche sulle spalle.