Regionali Puglia, Emiliano fuori dalle liste ma Vendola (quasi certamente) ci sarà. Decaro avrà comunque "mani libere"

Elly Schlein ha spiegato nelle ultime ore a Decaro che può far valere il suo ruolo a chi è del Pd, come Emiliano ma su AVS non può incidere

Michele Emiliano non si candiderà al Consiglio regionale in Puglia alle prossime elezioni, come chiesto dal candidato quasi ufficiale Antonio Decaro, europarlamentare del Partito Democratico ed ex sindaco di Bari, ma Nichi Vendola - anche se di certo ancora non c'è nulla e lo stesso presidente di Sinistra Italiana cercato più volte telefonicamente da Affaritaliani non ha voluto rispondere - molto probabilmente sarà nelle liste con Alleanza Verdi Sinistra.

Elly Schlein, segretaria Dem, ha spiegato nelle ultime ore a Decaro che può far valere il suo ruolo a chi è del Pd, come Emiliano (che quasi certamente nel 2027 sarà candidato alle elezioni politiche e andrà al Senato) ma su AVS non può incidere ma solo chiedere una sorta di "cortesia" a Nicola Fratoianni e ad Angelo Bonelli. I quali, però, sanno benissimo che Vendola, ex presidente della regione, porta molti voti e non vogliono cedere.

Ciò che conterà, comunque, spiegano fonti del Nazareno, saranno i rapporti di forza in Consiglio regionale. Visto che i sondaggi non lasciano dubbi sulla vittoria di Decaro (il Centrodestra non ha ancora nemmeno scelto il candidato) il punto chiave per il Pd sarà quello di avere una enorme forza tra voto di partito e probabile lista civica del candidato presidente. Il tutto con l'obiettivo di sterilizzare la presenza di Vendola, che verrà quasi certamente eletto in Consiglio regionale.

Ma se AVS dovesse avere soltanto due consiglieri, come le simulazioni al momento danno, il Pd con la forza di Decaro e anche della sua lista non avrebbe problemi a governare la regione con "mani libere", come ha chiesto l'ex presidente dell'ANCI ed ex primo cittadino di Bari. Insomma, la speranza è sempre quella che Vendola faccia un passo indietro aspettando anche lui le elezioni politiche, ma comunque Schlein non può obbligare AVS a non candidarlo. Ma intanto Emiliano sarà fuori e la strada verso la presidenza per Decaro, screzi a parte, è spianata.

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