A- A+
Politica
Elezioni Russia, i voti ai comunisti non sono di protesta

 

Si sono tenute le elezioni in Russia con risultati che hanno suscitato scalpore. In particolare fa scandalo il 20 percento raccolto dai comunisti proprio nella terra dove il comunismo era nato e dove è caduto trent’anni fa.

Lo scandalo può maturare solo in chi non ha una corretta percezione di cosa sia stato il comunismo in Unione Sovietica, di come sia stato vissuto dai suoi cittadini, e di come anche le giovani generazioni riguardino quella storia come l’unica parentesi nella storia millenaria di quel Paese in cui tutti godevano degli stessi diritti: lavoro, casa, salute, istruzione, sport, cultura erano garantiti e alla portata di tutti. Spesso si confonde la storia del comunismo con gli ultimi anni in cui le cosiddette riforme di Gorbacev precipitarono l’URSS nel caos più totale. Non che prima fosse tutto rose e fiori! Ma i cittadini russi, così come tantissimi altri nell’Europa dell’est, hanno potuto misurare la differenza tra un prima e un dopo. Non stiamo a guardare le vetrine colorate delle grandi città, ormai uguali in tutto il mondo, pensiamo a come vive la gente normale sotto il capitalismo. E quello che in Russia, a partire da Eltzin, è stato istaurato è uno dei peggiori. Mai nella storia dell’umanità si è avuto un arretramento nelle condizioni di vita così radicale, basta guardare l’andamento della speranza di vita dei cittadini: dagli oltre 69 anni del 1988 a meno di 65 del 2003. Una tragedia caratterizzata da un malessere diffuso, profondo, per noi inconcepibile. Poi i ricordi di una Nazione rispettata, gloriosa, che aveva schiacciato il nazifascismo e sosteneva i movimenti di liberazione in tutto il mondo, che gareggiava con gli USA nella corsa allo spazio e alla tecnologia.

Non sono solo nostalgie di vecchi che confondono il benessere della propria giovinezza col benessere della società. Rappresentano una realtà che sta emergendo prepotentemente.

Non saranno solo voti di protesta contro lo strapotere che sembra non si riesca a scalzare di Putin? No. I voti ai comunisti in Russia non sono voti di protesta. Ci sono tanti altri partiti, di cui almeno altri due hanno superato lo sbarramento, dove la semplice protesta può incanalarsi. Il voto per i comunisti ha un significato forte, ideologico, patriottico e rivoluzionario insieme. Sappiamo che la Russia è sempre più al centro delle “attenzioni” dell’imperialismo americano. La sua alleanza con la Cina socialista è vista di pessimo occhio nei circoli guerrafondai atlantici. La politica di Putin di tenere il Paese fuori dalla soffocante orbita euro-atlantica, mentre dall’altro esercita una accorta politica estera che protegge i propri interessi che confliggono con quelli bellicisti della NATO, è un pugno nell’occhio per chi vuole rinsaldare il dominio occidentale anche fino e oltre gli Urali. La posizione del Partito comunista in Russia viene calunniata come quella di un partito che esercita un’opposizione “di Sua Maestà”, ossia fino a dove Putin consente e gli fa comodo. Questa affermazione è del tutto priva di fondamento, come dimostrato dall’aspro scontro che il partito ha ingaggiato in queste elezioni contro pressioni indebite e persino manomissioni del voto che ha denunciato. Come hanno sottolineato i dirigenti: “non vogliamo i voti degli altri, ma non vogliamo che ci rubino i nostri”. Cosa significa? Sappiamo in queste elezioni si sono mobilitate potenti forze antinazionali che fanno capo alle centrali sovversive occidentali. L’operazione Navalny è la più nota e sfacciata tra queste. Ora con queste forze il PCFR non ha niente da spartire. È l’unica opposizione che fa una proposta che non mira a svendere la Nazione come ai tristi tempi di Elzin. Tutt’altro! L’opposizione a Putin e al circolo degli oligarchi che detiene le leve del potere sta nell’esprimere un’opposizione popolare genuina e non pilotata dall’esterno. Per questo è così temuta dall’occidente. Guardate i commenti sbalorditi dei giornali di oggi. Sembra che sia cascata la mascella a tutti. Veniamo all’Italia. Ma quali sono i rapporti tra il Partito Comunista e il PCRF?

I nostri due partiti partecipano alla rete Solidnet dei partiti comunisti che raccoglie oltre cento tra partiti e movimenti comunisti di tutto il mondo. Ho incontrato il Presidente Ziuganov a Mosca per le celebrazioni del Centenario della Rivoluzione di Ottobre nel 2017. Quest’anno ho partecipato, unico rappresentante di un partito comunista italiano, insieme a lui a un incontro internazionale patrocinato dall’Accademia delle Scienze di Pechino. In ultimo un mio articolo è stato recentemente ospitato su la Pravda, l’organo ufficiale del PCRF. I rapporti continueranno con scambi sempre più proficui tra i due partiti. Non possiamo tacere sul fatto che i successi dei comunisti in Russia rafforzano anche l’iniziativa di tutti i partiti comunisti in tutto il mondo, insieme ai successi dei comunisti indiani e in primis dei comunisti cubani e cinesi. Legare insieme le iniziative dei comunisti in tutto il mondo contro l’imperialismo e i pericoli di guerra, per dare al movimento per la pace e la giustizia una caratterizzazione avanzata e anticapitalista nella prospettiva del socialismo, è un obiettivo primario del nostro partito.

Commenti
    Tags:
    partito comunista elezioni russiarussia comunisti





    in evidenza
    Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

    Ritratto di Francesco Muglia

    Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

    
    in vetrina
    Affari in rete

    Affari in rete


    motori
    Renault avvia colloqui tecnologici con Li Auto e Xiaomi in Cina

    Renault avvia colloqui tecnologici con Li Auto e Xiaomi in Cina

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.