Politica

Elezioni, salta il duello in tv Letta-Meloni. L'Agcom: viola la par condicio

Per il Garante vanno coinvolte anche tutte le altre liste. Dopo quelle di Calenda, sono arrivate le proteste alla Rai anche di Conte e Fratoianni

Elezioni, salta il faccia a faccia del 23 settembre da Bruno Vespa

Il duello finale in tv tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta, è ormai quasi definitivamente saltato. I due leader si erano accordati per un confronto a due negli studi Rai e avevano anche scelto il mediatore, Bruno Vespa. Ma l'Agcom- si legge sul Giornale - ha stoppato tutto. Oggi pomeriggio toccherà all’Autorità per le comunicazioni di pronunciarsi sui criteri della "par condicio" in campagna elettorale, ma - a leggere il comunicato già emesso dalla stessa Authority - si intuisce che difficilmente il segretario Pd e la leader di Fratelli d’Italia riusciranno a coronare il proprio sogno «bipolare»: un confronto tutto per loro, nelle ultime ore della campagna elettorale, con la riduzione al ruolo di comparse di tutti gli altri capi-partito. Un confronto che, è l’orientamento che sembra emergere dall’Agcom, rischia di violare le regole del fair play.

La legge elettorale, fanno notare gli esperti, non prevede l’«esistenza giuridica» delle coalizioni, che potrebbe giustificare il match diretto tra i loro leader e eventuali candidati premier. Dunque - prosegue il Giornale - i confronti televisivi, devono riguardare tutte le singole liste, e a condizioni parità. Dopo Calenda, che ha parlato di "accordo a lume di candela", sono arrivate anche le proteste alla Rai del leader del M5s Conte e dei rossoverdi Fratoianni-Bonelli. Un preavviso che non promette nulla di buono per il confronto tv concordato tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, già preannunciato con rulli di tamburo per l’ultimo giorno di campagna elettorale, il 23 settembre.