Esclusivo/ I sondaggi segreti gelano il Cav. Effetto crisi: il Pdl giù del 2%
Di Alberto Maggi
Deciso sì, tranquillo no. In queste ore febbrili prima del discorso del premier in Parlamento, Silvio Berlusconi cerca di tenere unito il partito con continue riunioni nel suo quartier generale. Chi gli è più vicino e gli ha parlato dopo il vertice dei gruppi sostiene che è convinto sulla linea delle elezioni politiche anticipate il prima possibile: domenica 24 e lunedì 25 novembre. Non importa se ancora con il Porcellum.
Il Cavaliere e i suoi più stretti collaboratori sono certi che alla fine non ci sarà la scissione ma che al massimo pochi senatori abbandoneranno il Pdl per seguire Letta sull'eventuale voto di fiducia. Ma c'è un elemento nuovo che potrebbe alla fine far riconsiderare il tutto all'ex premier. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, l'ultimissimo sondaggio di Euromedia Research - l'istituto di fiducia del Cav - realizzato subito dopo lo strappo di sabato che ha di fatto aperto la crisi di governo segnala una flessione di circa due punti del Pdl-Forza Italia.
A questo punto le due coalizioni sarebbero tornate praticamente alla pari. Una variabile non secondaria e che potrebbe spingere Berlusconi ad ascoltare le colombe e a mettere da parte i falchi. Anche perché una parte del consenso perso sarebbe andato verso i centristi di Monti e Casini. Segno che una parte dei moderati non vuole la crisi e non vuole seguire le posizioni dure di Santanchè e Verdini.