FdI: a marzo più morti rispetto ai dati della Protezione Civile - Affaritaliani.it

Politica

FdI: a marzo più morti rispetto ai dati della Protezione Civile


"A Marzo il dato di mortalita' che risulta dai dati Istat e' del 70% piu' alto di quello ufficiale della Protezione Civile: 17.000 morti contro i 10.000 dichiarati". A dirlo e' il senatore di FdI Giovambattista FAZZOLARI, che ha presentato oggi in una conferenza stampa virtuale i risultati cui e' pervenuto l'ufficio studi del suo partito, analizzando una serie di dati Istat relativi alla mortalita' da coronavirus, e confrontandoli con quelli diramati dalla Protezione civile settimana per settimana. "La differenza tra dati Istat e dati Protezione Civile - ha poi sottolineato lo stesso FAZZOLARI - tende a ridursi col passare del tempo, risultando praticamente allineata alla fine di marzo. Questo e' dipeso probabilmente dal maggiore uso dei tamponi". Quanto all'incidenza dell'epidemia sui tassi di mortalita' nel nostro paese, i dati esaminati da FdI e consultabili sul sito del partito, indicano che il confronto tra il numero di morti del mese di marzo negli anni 2018 e 2019 col numero di morti del mese di marzo 2020 porta alla conclusione che l'epidemia da Covid-19 inizia a mietere morti in Italia a marzo 2020 e che i circa 17.000 morti di marzo hanno portato a un incremento di mortalita' di circa il 32% su base nazionale. Anche dai dati Istat emerge che la diffusione dell'epidemia non e' omogenea, ma molto concentrata in specifiche regioni.A questo proposito, FAZZOLARI ha sottolineato che "se l'epidemia registrata a marzo 2020 nelle province piu' colpite si diffondesse in tutta Italia avremmo conseguenze catastrofiche". Il 78% circa dell'aumento di mortalita' a livello nazionale nel mese di marzo 2020, infatti, si concentra nelle 20 province piu' colpite dal coronavirus, 10 delle quali si trovano in Lombardia e 4 in Emilia-Romagna e 3 in Piemonte. Impressionante il dato della provincia di Bergamo con un incremento della mortalita' del 432%. Seguono Cremona (+ 294%) Lodi (+ 289%) Piacenza (+221%) Brescia (+189%) Parma (+178%). I dati Istat confermano inoltre che il Covid-19 e' letale per la fascia di eta' 60-69 anni, molto letale per gli over 70 e ha effetti trascurabili per chi ha meno di 60 anni. Da questo, per la fase 2, ne deriva secondo l'ufficio studi di FdI che "non sembra sensato chiudere le attivita' produttive e bloccare l'intera Nazione. La soluzione piu' ragionevole e' la tutela dei piu' anziani e misure precauzionali per gli over 60, riaprendo il prima possibile tutte le attivita' produttive e commerciali".