Politica
Finti tagli di Camera e Senato: si riducono i seggi, ma si assume di più

Quando tutte le spese del Palazzo dovrebbero diminuire per la riforma istituzionale, si scopre che...
Governo, finti tagli di Camera e Senato: tra tecnici, segretari e assistenti sono in arrivo 205 nuovi innesti
Altro che tagli del personale: alla Camera e Senato continuano ad assumere dipendenti come e più di prima. Entro pochi mesi, tra segretari, tecnici e assistenti, sono in arrivo 205 nuovi innesti. In particolare, a Montecitorio ne arriveranno 115 nuovi provenienti dalle selezioni concorsuali, mentre a Palazzo Madama ne sono attesi ben 90 in più nello stesso modo.
I vecchi concorsi di reclutamento che erano stati congelati durante la pandemia infatti non sono stati annullati come chiunque avrebbe immaginato, ma sono stati riaperti ed entro al massimo la fine di quest’anno consentiranno un nuova infornata di dipendenti. A fare una fotografia delle assunzioni tra Camera e Senato è il quotidiano economico Verità e Affari che sottolinea come in realtà ci si sarebbe aspettati un “quadro opposto”: a breve entrerà in vigore con la nuova legislatura la versione “snella” del Parlamento, con la riduzione degli eletti prevista dall’ultima riforma costituzionale. Quest'ultima prevede infatti un calo dei parlamentari: dagli attuali 945, suddivisi in 630 alla Camera e 315 al Senato, a 600 totali con 400 deputati e 200 senatori.
Ma, a "meno politici da assistere" non corrisponderà di fatto un vero e proprio risparmio per le casse dello Stato. Questo perchè, spiega Verità e Affari, "gi organici che oggi contano 1.063 dipendenti alla Camera e 585 al Senato si gonfieranno ulteriormente". La riforma istituzionale, anzichè diminuire le spese, punta a farle lievitare.
Come fa notare il quotidiano economico nell’ultimo triennale della Camera ad esempio si scrive che la dotazione annuale del Tesoro "già fissata nella misura di 943,16 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022, è stata mantenuta al medesimo livello anche per il 2023. La decisione dell’Ufficio di Presidenza in questo senso è stata assunta in attesa delle deliberazioni in merito al nuovo assetto dell’Istituzione che sarà definito dagli organi competenti a seguito della riduzione del numero dei deputati". Anche il Senato non ha formalizzato la riduzione di richiesta al Tesoro.