Firenze, offese e spintoni alla riunione M5S. Interviene la polizia
E' dovuta intervenire la polizia, con cinque volanti, per sedare gli animi a una riunione degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Firenze. Sono volate parole forti e c'è stato qualche spintone, a quel punto qualcuno degli attivisti ha chiamato la polizia, al circolo Andrea del Sarto, intorno alla mezzanotte.
Tutta la vicenda nasce da una mail indirizzata a Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, da un'attivista fiorentino, e che ha portato alla decisione di espellere una ventina di persone dal Movimento. Nella mail si invitavano circa altri trenta grillini a denunciare le modalità con le quali erano state gestite le candidature e la campagna elettorale per le recenti amministrative nel capoluogo toscano, dove comunque il Movimento ha raccolto tre consiglieri comunali. "Io non ho neanche firmato quella mail, l'ho solo ricevuta", racconta a TMNews uno degli espulsi, "militante" della prima ora dell'M5S. Le espulsioni sono state decretate ieri sera per alzata di mano.
"Uno spettacolo indegno" e "indecoroso", una "votazione irregolare", insomma uno scenario "tipico dei periodi più bui della nostra democrazia". Così la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Silvia Noferi, ha descritto quanto avvenuto ieri sera durante l'assemblea del circolo di via Manara, a Firenze, per discutere l'espulsione o la sospensione di tre o sei mesi di un gruppo di attivisti e militanti del Movimento.
La grillina Noferi spiega: "Una scatola chiusa dai soliti noti prima dell'inizio dell'assemblea, schede di richiesta espulsione di attivisti storici a voto segreto. Votazione in corso durante la discussione. Non si sa quante schede già compilate fossero dentro la scatola. Una gran parte di attivisti tra cui la sottoscritta si è rifiutata di votare in quanto mancanti le più elementari norme di garanzia". E sottolinea come la democrazia sia stata violata più da questi atteggiamenti che dalla lettera di dissenso presentata dal gruppo 'processato'.