Il Pd presenta una proposta di legge per l'istituzione di un fondo per l'imprenditoria femminile e chiede all'opposizione di collaborare su uno dei temi che considera centrali per l'economia del Paese. L'Italia è "maglia nera sull'occupazione femminile" in Europa, sottolinea Marianna Madia, deputata e responsabile Innovazione della segreteria nazionale Pd, prima firmataria delle pdl. "E' chiaro che si tratta di problemi che non risolvono con una legge ma quello che presentiamo oggi penso che possa essere un mattoncino
importante", prosegue Madia, collegata in videoconferenza perché' in isolamento a casa per "qualche giorno" dopo essere stata in contatto con la collega Beatrice Lorenzin, positiva al Covid 19. "E' importante dare un nuovo strumento, più allineato con i tempi", aggiunge il sottosegretario al Mise, Gian Paolo Manzella, che auspica che sul pdl si registri la "condivisione delle altre forze politiche, perché' è un tema su cui possiamo veramente viaggiare uniti".
"E' necessario un aumento della presenza femminile come protagonista del mondo imprenditoriale", insiste Stefania Gasparini, responsabile dipartimento piccole e medie imprese del Pd, la quale sottolinea come l'ultima legge in questo campo sia del 1992. "Le donne registrano anche una grande difficoltà dell'accesso al credito", denuncia Cecilia D'Elia, portavoce Conferenza nazionale delle donne Pd. "L'Italia è al 75mo posto per parità di genere" nel mondo "questa distanza vi da' una cifra del modello sbagliato. Non basta il fondo, non bastano gli incentivi: bisogna fare degli investimenti. Oltre al fondo dedicato serve una proposta anche culturale per cambiare l'immagine delle donne. Intanto la pdl è una proposta che mettiamo a disposizione della maggioranza e dell'opposizione: queste questioni tarpano le ali dello sviluppo del Paese".
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