C'è Berlusconi dietro Verdini. Fuga "pilotata" da Forza Italia - Affaritaliani.it

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C'è Berlusconi dietro Verdini. Fuga "pilotata" da Forza Italia


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Prima due senatori (Francesco Amoruso e Domenico Auricchio), poi l'ex ministro dell'Agricoltura Francesco Saverio Romano e sei deputati (Ignazio Abrignani, Luca d'Alessandro, Monica Faenzi, Giuseppe Galati, Giovanni Mottola e Massimo Parisi). E infine un altro senatore, Peppe Ruvolo. E' fuga da Forza Italia verso Alleanza liberalpopolare-Autonomie, ovvero il nuovo gruppo parlamentare costituito da Denis Verdini e folgorato sulla via di Palazzo Chigi. In sostanza, Ala sarà un'ulteriore 'stampella' del Pd di Matteo Renzi nel caso in cui la maggioranza dovesse avere qualche difficoltà.

Perché questa corsa a lasciare gli azzurri? Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it la verità è ben diversa da quella che ufficialmente viene raccontata. Silvio Berlusconi nutre moltissimi dubbi su un centrodestra guidato da Matteo Salvini (nonostante le parole accomodanti verso l'ex Cavaliere del giovane leader leghista) e quindi starebbe lavorando dietro le quinte per puntellare l'attuale governo. Non può farlo ufficialmente, altrimenti nei sondaggi crollerebbe al 5% e molti dei suoi se ne andrebbero verso destra, ma di fatto accompagna qualche senatore (i deputati non servono all'esecutivo ma un'uscita limitata a Palazzo Madama sarebbe troppo sospetta) verso il gruppo di Verdini e così rafforza il premier.

In realtà, come ha ben spiegato ad Affaritaliani.it Luigi Bisignani (leggi l'intervista), a prevalere in questo momento è il partito di Mediaset, ovvero quello dei figli di Berlusconi, di Fedele Confalonieri e di Gianni Letta. Un partito che vuole stabilità in Italia e che quindi fa il tifo per Renzi (non certo per Salvini). L'ex Cav subisce quest'operazione, che comunque in cuor suo non gli dispiace, e ufficiosamente aiuta il gruppo Ala di Verdini a diventare sempre più folto, specie al Senato, salvando così formalmente la faccia aiutando però indirettamente Renzi. Mediaset ringrazia e Salvini incassa.