Politica
Giorgetti inadatto a sostituire Salvini, temuto come Giorgia dai poteri forti

De Benedetti bocciato da Meloni, resta in Svizzera se nonno Silvio sale al Colle. Mentre nella Lega si prendono di mira i leader carismatici
L’ Ing. Carlo de Benedetti, 87 anni, intervistato, in ginocchio, da Massimo Giannini, 59 anni, e Lilli Gruber, 64 anni: "Il mio nemico, Silvio Berlusconi, al Colle? Ridarei, immediatamente, alla ministra, la lucana donna Luciana Lamorgese, 68 anni, il mio passaporto!”.
Il voto dell’Ingegnere, non incalzato dai giornalisti, conta più di quelli dei rappresentanti degli italiani?… Ha osservato Giorgia Meloni, 44 anni, leader di Fratelli d’Italia, il partito, secondo i sondaggi, con i consensi più alti: “Don Carlo de Benedetti, imprenditore Iitaliano, naturalizzato svizzero, commendatore insignito con la Légion d'honneur francese, editore de “La Repubblica” e de “Il Domani”, pontifica da Gruber, PD. Dice che non si fida di me. Vuol dire che sto facendo bene il mio lavoro”.
Il ministro leghista, draghiano ma non salviniano, Giancarlo Giorgetti, 55 anni, di Cazzago Brabbia, ha detto: “Matteo Salvini, 48 anni, è abituato a essere campione d'incassi nei film western, ma ormai sono passati di moda. Sono finiti con Balla coi lupi, mentre adesso, in America, sono molto rivalutati gli indiani nativi".
Giorgetti, silenzioso quando la Lega della famiglia di Umberto e “Trota” Bossi era sprofondata al 4%, ha parlato di film per attaccare il leader del Carroccio.
Ma, per interpretare ruoli da protagonista, al cinema e in politica, occorre dimostrare carisma e capacità di coinvolgere ed emozionare gli attori (e gli elettori). Non basta occupare poltrone nelle prime file, grazie ai successi, nelle sale e nelle gabine elettorali, dei film e dei progetti politici, diretti da altri… O no?
I tanti attacchi, mitragliati contro il senatore milanese? La storia e l’attualità ci dicono che sono presi di mira non i personaggetti, ma i leader, temuti e con i “cabasisi” al posto giusto, impegnati a rinnovare il paese e a modificare gli equilibri nelle “stanze dei bottoni”, di nenniana memoria.