Governo, M5s sempre più ai margini. "Ci hanno visto deboli e ora..."
Ultima umiliazione con le nomine, rimosso anche Fabrizio Palermo da Cdp. "Draghi decide e poi comunica. Che ci stiamo a fare al governo?"
Governo, M5s sempre più ai margini. "Ci hanno visto deboli e ora..."
Il M5s continua nella sua guerra interna. Tante ancora le difficoltà con cui il nuovo leader Giuseppe Conte deve scontrarsi. Ma ai molteplici problemi del nuovo partito che fatica a vedere la luce, si aggiungono anche le mosse di Draghi. Le nomine sono state solo l'ultimo schiaffone. La conferma - si legge sul Fatto Quotidiano - che il Movimento nella maggioranza di quasi tutti fa il portatore di voti, e pochissimo altro. “Mario Draghi si è mosso come al solito, ha deciso lui e poi ci ha fatto sapere”, sbottano dal M5s. La rimozione di Fabrizio Palermo dal vertice di Cdp è stata vissuta come un’umiliazione. Così adesso i big, come i soldati semplici, molti dei 5Stelle di governo, come quelli che nell’esecutivo non ci sono più, si pongono la stessa domanda: “Ma in questo governo cosa ci stiamo a fare?”.
“Almeno Enrico Letta - prosegue il Fatto - può andare a parlare da Draghi, ma per conto del M5S chi sarebbe legittimato a farlo?” dicono nel Movimento che non sa dove andare e soprattutto perché. Alla Camera i capannelli tra parlamentari sembrano ormai sedute di auto-coscienza. "Ci hanno visto deboli, e provano a schiantarci”. I grillini puntano a far scivolare più avanti possibile il nuovo processo penale. “Le priorità sono la riforma del processo civile e del Csm”, ripetono da giorni Luigi Di Maio e gli altri maggiorenti. E proprio Di Maio, raccontano, è “preoccupato” dalla situazione interna al Movimento. “Sappiate che dopo il governo Draghi c’è solo il voto”, ha ricordato in alcuni colloqui.
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