Politica
Governo Meloni, il solito rito (stanco) dell’attacco ai giudici

Molti dei governi degli ultimi vent’anni, a pochi mesi dall’insediamento, hanno cominciato a sparare sui giudici.
Governo Meloni, il solito rito (stanco) dell’attacco ai giudici
Puntuale come un orologio svizzero arriva l’attacco ai giudici anche dal governo Meloni. Nulla di nuovo. Molti dei governi degli ultimi vent’anni, a pochi mesi dall’insediamento, hanno cominciato a sparare sui giudici. Senza la benché minima cognizione del ruolo dei poteri, ministri e presidenti del consiglio si sono gettati nella mischia delle accuse incrociate.
Il motivo di questa degenerazione è semplice, le classi politiche si sono progressivamente squalificate, la loro cultura istituzionale è ormai pari a zero, il richiamo alla pancia del popolo prevale sulla cultura del diritto. Il risultato è sotto i nostri occhi.
Al di là del merito delle questioni che spesso oppongono politica e magistratura, andrebbe sempre salvaguardata una normale cortesia istituzionale, aver ricevuto un mandato popolare non significa essere esenti dal rispetto dei ruoli e dei poteri, se ci sono dei conflitti esistono le sedi per esprimerli, far partire cannonate dai social minacciando ricorsi è un’operazione che dimostra solo debolezza.
Siamo di fronte a spettacoli giornalieri fatti di post virali, di video al supermercato, di strepiti sguaiati. Sono convinto che molti di questi eroi eletti dal popolo non abbiamo mai letto davvero la Costituzione e che forse non supererebbero un esame elementare (non universitario intendiamoci) di diritto costituzionale.