Politica
Governo e opposizione, l’alleanza di centrodestra non sia indebolita

Ha detto Augusta Montaruli, giovane deputata torinese di Fratelli d’Italia : “Nel 2020, abbiamo firmato, con gli altri partiti del Centrodestra, un patto antinciucio. Possiamo piacere o no. Ma la nostra parola conta e non la cambiamo”.
Giorgia Meloni sbaglierebbe, tuttavia, se inasprisse i toni con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. I partiti del centrodestra dovrebbero collaborare, anche da posizioni diverse : Lega e Forza Italia al governo, FdI all’opposizione.
Anche perché la situazione è molto fluida, a primavera si voterà in importanti città e, dopo la battaglia per il Quirinale, nel 2022, con Draghi favorito sul Dc Casini, verranno riaperte le gabine, per le elezioni politiche.
C’è un interessante precedente. Nei primi anni 70, I socialisti di Giacomo Mancini e Francesco De Martino, che governavano a Roma con la DC, respinsero, sempre, l’invito di Arnaldo Forlani a rompere le alleanze con il PCI, nelle regioni e nei comuni, bocciando il cosiddetto “preambolo Forlani”.
E votarono la legge sul divorzio, in Parlamento, presentata da un deputato del PSI, Loris Fortuna, e da uno del PLI, Antonio Baslini. I Dc votarono contro e promossero, con il loro “cavallo di razza”, Amintore Fanfani (l’altro era Aldo Moro), il referendum per abrogare la legge. Ma il divorzio venne approvato dagli italiani, senza ripercussioni sul governo nazionale.