Governo, riparte il toto-rimpasto. Patuanelli ai Trasporti e... I nomi
Il voto a settembre si allontana. In pole position agli Affari Europei il leghista Fontana. In ascesa Patuanelli per le Infrastrutture e Fraccaro...
La crisi di governo si allontana sempre più. Né Salvini nè Di Maio hanno intenzione di andare a votare in autunno, come dimostra l’appello alla pacificazione del sottosegretario Stefano Buffagni, uno degli uomini più ascoltati dal capo politico del M5S: "Il governo deve essere unito per affrontare i problemi, queste contrapposizioni hanno anche un po’ stufato gli italiani".
E così riparte il totonomi per il rimpasto, come scrive Il Corriere della Sera. Chi prenderà il posto di Paolo Savona alle Politiche europee? E quali ministri del M5S Luigi Di Maio accetterà di sacrificare per placare le ire dell’alleato? Dopo che per settimane il nome più accreditato per gli Affari Europei è stato l'economista Alberto Bagnai, ora il leader leghista sta ragionando sul profilo di Lorenzo Fontana, attuale ministro della Famiglia.
in questo caso al suo posto c’è chi vedrebbe bene Luca Zaia, di cui si è parlato anche per il ruolo di commissario europeo alla Concorrenza. Il governatore però vuole restare in Veneto e ricandidarsi nel 2020, tanto che ha liquidato come "manfrine" i rumors sul suo trasloco in Europa. Un’altra casella chiave è quella del sottosegretario a Palazzo Chigi, da coprire se alla Concorrenza dovesse andare Giorgetti: scendono le quotazioni della ministra Giulia Bongiorno e salgono quelle di Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno molto vicino a Salvini.
Dopo il trionfo di maggio alle Europee, come scrive ancora il Corriere della Sera, i leghisti sognavano di mandare a casa ben tre ministri M5S. Ma se sacrificare Danilo Toninelli sull’altare della Tav potrebbe essere un vantaggio per i 5 Stelle, il siluramento di Elisabetta Trenta potrebbe essere un colpo per i vertici: la ministra della Difesa è amata dalla base, che registrerebbe il benservito come una sconfitta di Di Maio. Quanto a Giulia Grillo, nel Carroccio non sembrano appassionarsi troppo alla sua sorte. Il più accreditato per raccogliere la (discussa) eredità di Toninelli ai Trasporti è il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli, esperto di infrastrutture. Mentre il collega alla Camera, Francesco D’Uva, sarebbe in corsa per sostituire Riccardo Fraccaro ai Rapporti con il Parlamento, qualora Di Maio dovesse decidere di lasciare il Mise per dedicarsi "solo" al ministero del Lavoro, alla vicepresidenza del Consiglio e alla guida del Movimento.
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