Savona pronto alle dimissioni. Al ministro "anti Ue" non piace la manovra
Paolo Savona è pronto alle dimissioni
Savona pronto alle dimissioni
Paolo Savona è pronto alle dimissioni. Sono le voci che arrivano da Roma e delle quali dà conto il Corriere della Sera. Proprio il ministro più temuto, quello che Sergio Mattarella rifiutò di far sedere al ministero dell'Economia per timore delle reazioni dell'Europa che lo vedeva come la nemesi, sarebbe pronto a fare un passo indietro. E sapete perché? Perché giudica la manovra e ancor di più l'atteggiamento del governo verso Bruxelles come un rischio troppo alto. Con i pericoli di uno scontro aperto con l'Ue superiori alle opportunità. Per questo, se Savona non riuscisse a correggere anche leggermente la rotta della manovra, si farà da parte. E Salvini, suo primo sponsor, sarebbe stato già avvertito.
Savona: Manovra da riscrivere, così non reggeremo a lungo
Già negli scorsi giorni erano circolate voci che vedevano Savona tutt'altro che felice della manovra. "Non si può più andare avanti così, non ha senso. E la manovra com'è non va più bene: è da riscrivere". Questo il giudizio che , secondo quanto aveva riportato il Corriere della sera in un retroscena, il ministrod egli Affari europei Paolo Savona avrebbe espresso riservatamente sul governo, a margine dell'ultimo Consiglio dei ministri. L'affermazione di Savona "parte da un convincimento", dice il quotidiano, "è la previsione di come andrà a finire" l'estremo tentativo di mediazione di Conte con Juncker. E in politica come nello sport squadra (e tattica) che perde si cambia. Un esecutivo dove ormai i ministri sembrano posizionarsi in vista di nuovi equilibri. E se il titolare dell'Economia, Giovanni Tria, come raccontano fonti accreditate, sfruttando il buon rapporto stretto con Salvini pensa di avere un ruolo importante anche in futuro, Savona appare disilluso. "Così non reggeremo a lungo", avrebbe detto il ministro.
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