Politica
Nasce il governo Renzi-Verdini. Ala al posto di mezzo Ncd
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Prove di maggioranza Renzi-Verdini a Palazzo Madama. L'aula del Senato ha infatti respinto la richiesta di non passaggio all'esame degli articoli del ddl Boschi avanzata dalle opposizioni. Ha votato contro la maggioranza Pd e Ap a ci si unisce il gruppo Ala dei verdiniani. Avevano votato a favore Lega, Sel, Forza Italia, il gruppo dei fittiani dei 'Conservatori e riformisti'. La richiesta è stata respinta con 103 sì, 165 no e 4 astenuti. Prima del voto c'è stata bagarre sulla presenza di 'pianisti' in Aula.
Ormai è fatta. Dennis Verdini e la sua Ala composta da 13 senatori ex Forza Italia folgorati sulla via di Palazzo Chigi è entrato organicamente tra le pattuglie renziane. Anche se l'ex coordinatore del Pdl, mago dei sofismi, in Aula ha dichiarato che il suo è un "partito gravitazionale". Un neologismo destinato segnare questa legislatura e, forse, ad entrare perfino nei libri di storia.
Ma al di là delle questioni tecniche legate alle riforme istituzionali e al ddl Boschi l'operazione è chiara: i verdiani entrano progressivamente nella maggioranza e sostituiscono mezzo Ncd in uscita. Come Affaritaliani.it ha già scritto, Angelino Alfano - stando alle indiscrezioni di Palazzo - avrebbe già siglato un'intesa per presentarsi alle prossime elezioni politiche (dopo accordi alle Amministrative) nelle liste del Pd: si parla di una pattuglia di circa quindici parlamentari di Area Popolare.
Ma c'è una fetta di Ncd, altrettanto grande (almeno 15-16 senatori), che non ha alcuna intenzione di entrare nel Pd e che vuole restare all'interno del Centrodestra. Tra loro ci sono Renato Schifani, Gaetano Quagliariello, Carlo Giovanardi e, forse, anche Roberto Formigoni e Maurizio Lupi. Non a caso, sono proprio i promotori delle modifiche all'Italicum, bocciate da Renzi e dalla Boschi, per passare al premio alla coalizione (che favorirebbe il Centrodestra) e non più al partito (caro al Pd e al M5S).
In Parlamento si parla ormai in modo esplicito di un'operazione che andrà in porto nelle prossime settimane e che potrebbe avere il suo culmine con la Legge di Stabilità. In sostanza, metà Ncd-Area Popolare passerebbe all'opposizione e verrebbe sostituita dai verdiniani. Renzi è stato costretto a chiudere l'accordo con la minoranza dem sul ddl Boschi, con una parziale retromarcia, proprio perché sa che Alfano non controlla più metà del suo partitino. E per puntellare la maggioranza, non solo sul nuovo Senato, ecco i 13 (ma potrebbero aumentare) verdiniani dell'Ala. Il "partito gravitazionale" che sembra rispondere ai desiderata del 'partito di Mediaset', quello formato dai figli dell'ex Cav, da Confalonieri e Gianni Letta che non vuole assolutamente la crisi e che preferisce nettamente Renzi a Salvini.