Grillo: "Ecco i conflitti d'interessi della famiglia Renzi"
"Nemmeno Berlusconi, esempio sfolgorante di conflitto di interessi fatto persona, si era mai sognato di farlo cosi' sfacciatamente quando era premier. Di cosa stiamo parlando? Di prendere soldi pubblici e darli direttamente alla propria famiglia". E' quanto si legge in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, a firma M5S parlamento, dal titolo "I conflitti di interessi della famiglia Renzie".
"Si', e' proprio cio' di cui si e' reso colpevole Matteo Renzi con l'azienda che faceva capo ai suoi. Azienda di cui lui stesso - si legge ancora nel post - e' stato socio e per lungo tempo unico dirigente (ricevendo anche contributi previdenziali figurativi). La storia e' quella della Chil Srl (poi Chil Post Srl) che si occupava di distribuzione di giornali e campagne pubblicitarie, societa' fondata nel 1999 da Tiziano Renzi, premuroso papa' di Matteo. L'azienda ha avuto una vita molto burrascosa ed e' finita in fallimento nel febbraio 2013 con tanto di inchiesta della Procura di Genova per bancarotta fraudolenta, inchiesta che coinvolge padre e madre del nostro premier".
Dopo una ricostruzione di alcuni passaggi che hanno visto come protagonista l'azienda della famiglia Renzi, il post conclude: "La Regione Toscana, la Provincia, il Comune di Firenze e soprattutto il governo italiano, presieduto dal giovane premier, hanno elargito soldi pubblici, soldi dei cittadini italiani alla famiglia dello stesso premier e alla sua societa' piena di debiti. Soldi erogati a fondo perduto e buttati nel pozzo nero di un'iniziativa imprenditoriale fallimentare e fallita". Ebbene, annnunciano i grillini, "su questa vicenda il M5S depositera' ad horas un'interrogazione parlamentare, perche' e' scandaloso che certi 'imprenditori' possano giovarsi cosi' facilmente di una garanzia pubblica sui prestiti bancari, garanzia che per tanti altri, magari molto piu' meritevoli, e' merce rarissima". Il lungo post e' corredato di foto in cui vengono ritratti Renzi e suo padre, con sotto la scritta: "Finanziati con soldi pubblici".