Grillo sparge veleno su Mattarella: "Negò vicenda uranio impoverito"

Beppe Grillo va all'attacco del presidente della Repubblica in pectore, Sergio Mattarella. Mentre il Movimento 5 Stelle è indeciso se votare o non votare il candidato del Pd per la successione a Giorgio Napolitano, il giudice della Corte costituzionale non sembra incontrare il favore di Beppe Grillo, che sul blog pubblica un post dal titolo: "Mattarella e l'uranio impoverito".
Il riferimento è a quando Mattarella, ministro della Difesa dell'ultimo governo Amato, negò a più riprese il possibile nesso tra l'insorgere delle patologie e il servizio. "Negò - si legge nel post scritto da Lorenzo Sani - che la Nato avesse mai utilizzato proiettili all'uranio impoverito (DU, Depleted Uranium), tantomeno che questo fosse contenuto nei Tomahawk (missili) sparati in zona di guerra dalle navi Usa in Adriatico". Poi ancora: "Negò pure ciò che era possibile reperire nei primi giorni di internet sugli stessi siti della Difesa Usa, che magnificava l'efficacia degli armamenti al DU e dettava, contestualmente, le precauzioni sanitarie da adottare in caso di bonifica: protocolli di sicurezza molto rigidi, che prevedevano l'utilizzo di tute, guanti e maschere protettive, per svolgere il lavoro che invece a mani nude e senza protezioni facevano i nostri soldati. I quali, nel frattempo, continuavano ad ammalarsi e morire...".
Il 27 gennaio 2001, racconta infine Sani, "avvicinai Mattarella nella ressa dei giornalisti e riuscii a porgli un paio di domande, alle quali, assai piccato, si rifiutò ancora una volta di rispondere. O meglio, anche in quell'occasione negò qualsiasi nesso tra DU e i linfomi o le leucemie. Fantasie della stampa. Provai a insistere, ma lui mi respinse con toni e modi definitivi". "Mattarella girò i tacchi e se ne andò - conclude Sani - così mi beccai anche il rimprovero dei colleghi perché avevo fatto scappare il ministro con domande 'fuori tema'".