Politica
Guerra Israele-Iran, Pichetto Fratin: "Nuovo intervento per il caro-bollette? Ci auguriamo che non ci sia escalation, ma il governo è pronto"
Parla il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica: "In Italia non ci sono conseguenze quantitative"

Gilberto Pichetto Fratin
"Al momento un aumento dell'8% circa del petrolio e del 5% circa del gas è ancora contenuto, ma la valutazione va fatta a livello europeo"
"E' chiaro che come governo abbiamo la massima attenzione rispetto a quanto sta accadendo, come tutte le volte che scoppia una guerra la preoccupazione c'è". Lo afferma ad Affaritaliani.it il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin dopo gli aumenti del prezzo petrolio (+8% circa) e del gas (+5% circa) a seguito del nuovo conflitto in Medio Oriente tra Israele e Iran.
"Non dimentichiamoci poi che il conflitto può anche far scattare un effetto di speculazione sui mercati, come abbiamo già visto in passato. Al momento un aumento dell'8% circa del petrolio e del 5% circa del gas è ancora contenuto, ma la valutazione va fatta a livello europeo. In Italia non ci sono conseguenze quantitative ma chiaramente subiamo le conseguenze del rialzo dei prezzi internazionali delle materie prime".
Quanto a un possibile, nuovo, intervento del governo in caso di un conflitto prolungato o di un'escalation e quindi di un ulteriore aumento del prezzo delle materie prime, petrolio e gas in testa, che farebbe scattare ancora il problema del caro-bollette per famiglie e imprese italiane, il ministro Pichetto Fratin afferma: "Ci auguriamo che non succeda e che questo scenario venga scongiurato, ma se accadesse il governo è sempre attento e pronto a valutare interventi qualora e quando ce ne fosse la necessità".
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