Di Sempione Mazzini
La voce della coscienza in casa Rai
C'è agitazione all'ombra del cavallo di viale Mazzini. I nervi sono alle stelle dopo il flop del sabato sera di RaiUno (il direttore Coletta aveva giurato alla Vigilanza un'inversione di tendenza immediata negli ascolti) e in vista dell'audizione dell'amministratore delegato Fabrizio Salini, atteso mercoledì alle 19 in Vigilanza. Tutti scalpitano per farsi notare nella galassia eterogenea del nuovo Governo Draghi e, in carenza di meriti, vale sempre la regola di screditare l'avversario.
Da giorni c'è qualcuno che sta facendo girare tra i giornalisti che si occupano di tv la notizia che Francesco Giorgino del Tg1 voglia prendere il posto di Alberto Matano alla conduzione della Vita in diretta. Ultima fonte di questo gossip è stata Dagospia che ha ripreso un pezzo di Alberto Dandolo su Oggi. Ma il gossip da pre-festival sarebbe assolutamente infondato per almeno tre motivi. Il primo: Giorgino è uno dei giornalisti politici più competenti della Rai e del Tg1, oltre ad essere un docente universitario di comunicazione e marketing politico, quindi è piuttosto difficile che ambisca a condurre un programma di intrattenimento leggero o al più un programma di infotainment, genere tanto caro a Coletta. Il secondo: Matano, nonostante sia in sofferenza con gli ascolti in una rete di per sé in sofferenza, è blindato poiché gode dell'amicizia e del sostegno del direttore Coletta e del Movimento 5 stelle. Il terzo e ultimo motivo: la verità è che a qualcuno a viale Mazzini non è andato giù che le trasmissioni speciali condotte da Giorgino siano state apprezzate per equilibrio e per share, tanto da battere regolarmente Mentana. Sarà un tema da portare all'attenzione di Salini? Non è da escludere: in Rai ora sono in tanti a chiedere un ritorno al merito dei giornalisti e alla qualità del servizio pubblico. In Rai, ma anche fuori dai cancelli di viale Mazzini.
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