Politica
"Il Pd confermi l'asse con noi e i 5S. E Conte? Non è più il federatore..."

Intervista a Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana
"Che il governo Draghi sia più spostato a destra del precedente esecutivo Conte è del tutto evidente. E' insito nella nascita del governo e nella sua stessa composizione politica, oltre alla base parlamentare che lo sostiene". Lo afferma ad Affaritaliani.it il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, rispondendo alla domanda se, con gli ultimi provvedimenti del premier Draghi, l'esecutivo non si stia spostando verso il Centrodestra.
Quanto al dibattito interno al Partito Democratico, dopo le dimissioni del segretario Nicola Zingaretti e in vista dell'assemblea nazionale del prossimo weekend, Fratoianni osserva: "Mi auguro che il Pd confermi la linea politica della costruzione di un'alleanza di sinistra con noi e il Movimento 5 Stelle, è quello che c'è bisogno oggi per contrastare le destre. Osservo interessato il dibattito nel Pd nella speranza che continui a lavorare per la costruzione di un'alleanza di Centrosinistra, ma è prematuro trarre conclusioni".
E il Movimento 5 Stelle a guida Giuseppe Conte? Ora l'ex premier non può più essere il federatore e il leader dell'alleanza... "E' evidente se, come sembra, Conte diventa il leader di una delle forze politiche dell'alleanza fa un altro mestiere. Comunque, il suo può essere un ruolo importante per aiutare a costruire un percorso di sintesi che porti all'alleanza stabile tra la sinistra, il Pd e il M5S", afferma il numero uno di SI.
E Liberi e Uguali che fine fa dopo la divisione in Parlamento sul governo Draghi? "LeU non è mai stato un partito, ma una lista elettorale e poi un gruppo parlamentare. Articolo 1 ha votato la fiducia all'esecutivo, noi di Sinistra Italiana no. E infatti nei sondaggi veniamo rilevati in maniera distinta". Un messaggio al ministro Roberto Speranza? "Gli chiedo di continuare a lavorare nel modo migliore per tutelare la salute di tutti. Oggi siamo divisi sul governo Draghi, ma dobbiamo costruire l'unità per il futuro", conclude Fratoianni.