Governo e "responsabilità nazionale"? Renzi come Razzi e Scilipoti

Matteo Renzi: “In Senato dirò cosa penso su: aumento dell’ IVA, riduzione dei parlamentari, chi dovrà gestire le elezioni dal Viminale. Io non faccio accordicchi segreti, io faccio politica”. Io, Io, Io...Non si meravigli, l’ex premier, se continua a perdere. È proprio sicuro che interessi tanto agli italiani cosa farà lui ? Mai il noi ? Il “prima gli italiani” di Matteo Salvini o, nel suo caso, “prima gli elettori del collegio di Scandicci”. E l’ex segretario del Pd ha dimenticato che, alla “responsabilità”, necessaria, di fronte al Paese, si richiamarono i senatori Razzi e Scilipoti che, eletti con Di Pietro, nel 2010, salvarono il governo Berlusconi. Tonino e Mimmo sono i due migliori, e più genuini, interpreti dell’essenza della politica nostrana che, prima della fedeltà agli elettori, pensa alla famiglia.

In arrivo, dunque, con la benedizione di Grillo, Grasso, Zingaretti, e Ursula, UE, il Governo di legislatura, ciò che ha proposto Renzi, ma senza l’ex premier.

Sulla proposta di Matteo Renzi, governo di “responsabilità nazionale”, sostenuto dal PD e dal M5S, occorrerebbe, per correttezza, sentire anche il Fondatore de “La Repubblica”, Scalfari, i fondatori del PD, Prodi e Veltroni, il titolare della tessera numero uno, l’ing.Carlino de Benedetti, gli eredi dell’avv.Agnelli, i fratelloni della Valle, il direttore del “giornale di riferimento” dei progressisti, Carlo Verdelli, il regista de’sinistra, Nanni Moretti, il fondatore di “Emergency”, Ginone Strada, il “Gino Bartali” dell’opposizione, Prof.Massimo Cacciari, lo scrittore campano anti-Salvini, Roberto Saviano, l’assistente-chef, Rubio, e il tecnico pluri-scudettato, de’sinistra, odiato dal destrorso nonno B. Max Allegri....