Ingoria perde al Tar. Ma non ci sta: "Ad Aosta non andrò"

"Se sara' accolto il nostro ricorso incidentale Ingroia dovra' lasciare la magistratura". Lo afferma il Codacons, esprimendo "soddisfazione" per la decisione con cui nella giornata di mercoledì il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva, proposta dal magistrato, della delibera con la quale il Csm aveva disposto la sua destinazione d'ufficio alla Procura di Aosta.
"Intervenendo nel ricorso avevamo chiesto con forza al Tar di rigettare le richieste di Ingroia, ritenendole palesemente inaccettabili - spiega l'associazione - il Tribunale amministrativo ha accolto le nostre tesi, non ravvedendo alcun valido motivo per sospendere l'invio del magistrato ad Aosta". Nel ricorso incidentale presentato al Tar, il Codacons ha chiesto anche di "sospendere Antonio Ingroia dai suoi incarichi nella magistratura - spiega l'associazione in una nota - ritenendo che un magistrato non possa passare dal mondo della giustizia a quello della politica e viceversa, a sua totale discrezione, ma debba scegliere in modo definitivo quale delle due strade intraprendere. Ora il Tribunale amministrativo dovra' pronunciarsi nel merito della richiesta dell'associazione, e decidere le sorti di Ingroia".
Ad Aosta non andro' (come ho sempre detto...) e Azione Civile continua...'. Scrive Antonio Ingroia, in una tweet di risposta ad un suo follower che gli chiedeva cosa intendesse fare dopo il trasferimento alla procura di Aosta disposto dal Csm e dopo che il Tar ha respinto il suo ricorso contro l'assegnazione di tale incarico.