L'accordo Pd-M5S sulla Consulta? Per non passare il Natale in Aula

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

L'accordo tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle sulla Consulta cela una svolta politica? Niente affatto. Fonti renziane ai massimi livelli spiegano ad Affaritaliani.it che, in realtà, "l'intesa non va caricata di significato politico. Si è trattata di una decisione che era nell'aria da oggi e che serve a sbloccare un'empasse che sembrava senza via d'uscita". I vertici del Pd hanno capito che Forza Italia è troppo lacerata e divisa tra nostalgici del Patto del Nazareno e filo - Salvini.

In sostanza, con gli azzurri non si sarebbe mai arrivati alla fumata bianca. Decisivo, però, oltre al pressing sempre più forte di Sergio Mattarella, è stato soprattutto l'avvicinarsi delle feste di Natale. I parlamentari - spiegano alla Boetti esponenti di diversi gruppi - non avevano alcuna intenzione di trascorrere le vacanze in Aula. Ecco perché il Pd (gruppo di maggioranza relativa), una volta capito che con Forza Italia non si sarebbe mai arrivati alla fumata bianca, ha scelto l'intesa con i 5 Stelle. Accettata da Renzi che tutto vuole fuorché far infuriare i suoi in Parlamento oggligandoli a star in Aula magari fino a Capodanno. A volte la dietrologia politica va messa da parte per una più banale e umana considerazione di convenienza.