Rai, la Boldrini stoppa Renzi sul decreto Rai. E il Pd si divide
"Col massimo rispetto per il doveroso dibattito interno al Pd tra aree culturali, sensibilità diverse e gruppi organizzati, vorrei che il nostro confronto fosse sui contenuti piu' che sulle etichette. Che fiorissero idee piu' che correnti". Con una metafora dal sapore vagamente orientale, Matteo Renzi richiama all'ordine il Pd e invita a badare al merito del lavoro parlamentare, convocando per venerdì un brainstorming dei parlamentari Dem. Intanto è la Rai il fronte di scontro che infiamma trasversalmente gli schieramenti. Lo scontro maggiore è sull'intenzione del governo di intervenire, magari anche per decreto, sulla governance della Rai.
Una sorta di "stop" al percorso veloce immaginato dal premier era arrivato martedì sera dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, che intervenendo a “Di martedì” su La 7 aveva frenato: "Il decreto si deve fare quando c'è materia di urgenza. Sulla Rai non c’è qualcosa di imminente, non c’è una scadenza".
Contro Boldrini, e a sostengo dell’ipotesi di un intervento del governo, è intervenuta Debora Serracchiani, vice di Renzi al vertice del Pd. "Ci sono tutte le condizioni per arrivare a un intervento, che è necessario e deriva da un eccesso di ostruzionismo, una fotografia già vista all’interno del Parlamento". Serracchiani ha anche spiegato che "molte delle decisioni in tema di telecomunicazioni sono spesso richieste che arrivano da tempo anche dall'Europa, da sempre disattese o sulle quali c'è un forte ritardo". E ha ricordato che "non spetta al Presidente della Camera dire se ci siano i requisiti di urgenza".
Fassina torna a difendere l'altolà arrivato da Laura Boldrini, e dalla maggioranza anche l'Ncd Cicchitto non esita a parlare di "un evidente disegno manipolatorio e centralizzatore della comunicazione televisiva" da parte di Palazzo Chigi, e a dire no ai "blitz a colpi di decreto". Renzi rilancia sull'agenda e propone ai suoi parlamentari "di confrontarci con sempre maggiore coinvolgimento anche nelle fasi preparatorie dei passaggi parlamentari". Appuntamento per venerdì pomeriggio al Nazareno per "un punto della situazione informale su quattro temi di qualche interesse", cioe' scuola, ambiente, fisco e, appunto, Rai.
"So - annota - che il venerdi' non e' il giorno migliore ma visto il duro calendario dei lavori parlamentari non vedo alternative. Vi chiedo di partecipare ai singoli gruppi che vi interessano e/o di mandare contributi scritti (brevi e scritti in un linguaggio semplice: astenetevi - avverte il leader Pd - dal burocratese, per favore!) sui singoli temi che piu' vi interessano o riguardano".