Presidente del Senato: voti in più a La Russa, il colpevole è...
Per Pd sono stati Terzo Polo-M5S, ma per i renziani...
Obiettivo: ottenere un credito da FdI - Il retroscena
17 voti in più per Ignazio La Russa presidente del Senato. Il Centrodestra, senza Forza Italia (18 senatori tranne Berlusconi e Casellati che hanno votato), si sarebbe dovuto fermare a quota 99. E invece l'ex ministro della Difesa è arrivato addirittura a 116 voti. Da dove sono arrivati questi voti in più? Il Pd non ha dubbi e due senatori Dem di peso, contattati da Affaritaliani.it, accusano direttamente Terzo Polo (che però sono solo 9 e quindi non sufficienti, al di là della smentita di Matteo Renzi) e Movimento 5 Stelle, almeno una fetta di contiani.
Il motivo? Stando sempre al Pd, Azione-Italia Viva e pentastellati hanno cercato un credito con la maggioranza, in particolare con Fratelli d'Italia, per cercare di ottenere qualcosa in cambio quando ci saranno le votazioni a scrutinio segreto sulle altre poltrone, dalle quattro vicepresidenze fino ai segretari d'Aula.
Il tutto per evitare che il partito più grande dell'opposizione a Palazzo Madama faccia la parte del leone nei ruoli secondari ma comunque importanti e che spettano anche all'opposizione. Ma da fonti ai massimi livelli di Italia Viva smentiscono tutto e ribaltano il quadro accusando una fetta di Partito democratico proprio per le stesse ragioni: avere un credito da spendere nei prossimi giorni. Staremo a vedere, anche perché tutti assicurano che in FdI "sanno benissimo, anche se non lo dicono, da dove sono arrivati i voti". E quindi vedremo chi avrà in cambio il favore.