Lara Comi 'pizzicata' all'Europarlamento. La diaria post-Ballarò diventa un caso

L'eurodeputata pidiellina Lara Comi è finita nel mirino di Dagospia che l'ha accusata di avere incassato la diaria per una votazione a Strasburgo pur non essendo presente in Aula. Tutto ha avuto origine dopo la partecipazione dell'europarlamentare saronnese a "Ballarò" il 2 luglio scorso, quando il 3 l'Europarlamento era convocato in seduta plenaria a Strasburgo. La Comi si sarebbe 'segnata' presente, pur essendo arrivata solo in tarda serata nella cittadina francese.
Ebbene, Comi ha dichiarato che la mattina del 3 luglio il suo aereo per Bruxelles è stato cancellato. "Sono rimasta in aeroporto e sono salita sul successivo, alle 17.30, per poter votare almeno giovedì" ha scritto l'eurodeputata a Dagospia.
E lo ha ribadito su Facebook postando, scrive Dago, l'elenco dei presenti in aula. Tra i quali, però, figura anche il suo nome. Secondo il sito, insomma, Comi sarebbe arrivata in parlamento giusto "per firmare e portare a casa i circa 300 euro di diaria".
Possibile? "Intanto in questi casi la diaria viene dimezzata perché si lavora fino alle 24". Ma è rimasta in parlamento fino alla mezzanotte? A questa domanda Comi non risponde: "Non capisco cosa vogliate fare. Questa polemica non mi interessa. E penso che anche i cittadini siano stanchi di parlare di questioni di partito".