Le relazioni internazionali di Meloni: una ragnatela tessuta dai fedelissimi - Affaritaliani.it

Politica

Le relazioni internazionali di Meloni: una ragnatela tessuta dai fedelissimi

di Vincenzo Caccioppoli

Grande contributo dal punto di vista europeo, secondo i bene informati, lo ha dato anche un altro degli uomini più vicini alla presidente, il senatore Fazzolari

In questa ottica va intesa anche l’elezione alla presidenza del parlamento europeo della maltese Roberta Metsola, dopo la tragica scomparsa di David Sassoli, a cui proprio il voto dell’Ecr ha dato il sostegno decisivo (sempre grazie al lavoro di Fitto). La Metsola che non a caso ha nei mesi scorsi incontrato la Meloni, potrebbe agire, nella testa dei meloniani, come ponte per arrivare a quel compromesso tra popolari ed Ecr, di cui tanto si discute in questi mesi.

Ed è per questo che tutte le voci che indicano una presunta contrarietà europea ad un governo Meloni, al di là della pessima uscita della Ursula Von Der Leyen e a qualche boutade di Scholtz, durante la visita di Enrico Letta, più per cortesia istituzionale, che per vera convinzione personale, sono in realtà più nell'immaginario della nostra sinistra, che nella realtà dei fatti.

Ma come si sa, oltre all’appoggio di Bruxelles, ogni governo italiano deve fare i conti anche con Washington. Ed è per questo che Giorgia Meloni, che da anni è una delle pochissime personalità politiche europee invitate a parlare all’importantissimo raduno del CPAC dei repubblicani americani, da tempo ha costruito, grazie anche ai buoni uffici e alle relazioni di un altro dei suoi fedelissimi, il senatore e presidente del Copasir, Adolfo Urso, un fitto legame con il potere a stelle strisce.

Non è un caso che ad una settimana dal voto, Urso sia volato a Washington, dove ha tenuto una serie di importanti incontri ad altissimi livelli, proprio per rassicurare sulla nuova premier italiana.

Il senatore che è anche presidente della Fondazione Farefuturo, dallo scorso Ottobre ha instaurato una partnership con l'autorevolissimo istituto dei conservatori americani, International Republican Institute, con cui ha organizzato una serie di eventi a Roma anche per promuovere lo sforzo di Meloni e Fitto di creare una sorte di ponte con i popolari europei, con i quali l’IRI ha da sempre una interlocuzione privilegiata.