Politica

Lega al 23%, FdI e FI insieme al 19. Centrosinistra a pezzi, bene il M5S

di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista

La proiezione sulle elezioni in Italia del voto olandese. Numeri clamorosi

Fantapolitica? Può darsi. Sta di fatto che questa tornata elettorale nei Paesi Bassi va guardata con molta attenzione. Il tema migratorio sembra essere tornato di grande attualità

Si è concluso lo spoglio dei voti delle elezioni politiche 2023 in Olanda, con i risultati ormai ufficiali che premiano Geert Wilders, il leader del partito di destra PVV che in Europa da anni è alleato di Matteo Salvini. Nonostante ciò, è divenuto celebre un suo cartello dove nel 2020 prometteva di “non dare un centesimo all’Italia”.

Con il 94% delle schede scrutinate, i risultati delle elezioni legislative in Olanda - dove vige un sistema di voto proporzionale - vedono in testa PVV con il 23,3% dei voti. Il suo successo riflette il malcontento di una parte dell’elettorato verso le politiche europee e migratorie, ma anche verso la gestione della pandemia da parte del governo uscente di Mark Rutte.

Al secondo posto si è piazzata la coalizione tra Sinistra Verde (GL) e Partito del Lavoro (PvdA), guidata da Frans Timmermans, con il 20,1% dei voti e 25 seggi. La coalizione è di orientamento progressista e ambientalista, e sostiene una maggiore integrazione europea e una transizione ecologica. Il suo successo dimostra che c’è una domanda di cambiamento e di riforme sociali ed ecologiche da parte di una parte dell’elettorato, soprattutto tra i giovani e le donne. Al terzo posto si è classificato il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD) del premier uscente Mark Rutte, con il 19,3% dei voti e 24 seggi. Il VVD è un partito di centro-destra liberale e pro-europeo, che ha governato il paese dal 2010 in diverse coalizioni.  La sua perdita di consenso è dovuta alla crisi politica che ha portato alla caduta del suo governo.

Se traducessimo questi risultati in quelli di un’ipotetica elezioni italiana, avremmo la Lega al 23%, un campo stretto di centrosinistra (Pd più Alleanza Verdi Sinistra  e +Europa) anch’essa al 23% circa, un’alleanza ristretta di centro destra FdI più FI  al 19%, i Cinque Stelle sempre attorno al loro 18% e il rimanente 17% disperso su altri partiti. Avremmo cioè un quadro con il centrodestra nel suo complesso (42%) molto vicino al “campo allargato” di centrosinistra (41%), una certa maggiore dispersione su altre forze e soprattutto un ribilanciamento di consistenze elettorali fra Lega e FdI. Fantapolitica? Può darsi. Sta di fatto che questa tornata elettorale nei Paesi Bassi va guardata con molta attenzione. Il tema migratorio sembra essere tornato di grande attualità.