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Politica
Giulia Cecchettin, legge anti-violenza, Aula del Senato vuota. Poi ok unanime
Aula Senato foto presa dal profilo Twitter di Susanna Camusso

VIOLENZA SULLE DONNE, CAMUSSO POSTA L'AULA DEL SENATO DESERTA SU DISEGNO DI LEGGE

"L'aula del Senato mentre si discute della legge 'disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica'". Lo scrive Susanna Camusso, senatrice dem, su Twitter accompagnando il post da una foto dell'aula semivuota. La foto è stata rilanciata sui social dall'attore Alessandro Gassman che commenta: "Bella, quasi commovente la partecipazione per la discussione sulle misure contro la violenza sulle donne e femminicidio . #nacosatriste".

Un'immagine devastante se si considera tutta la retorica della politica che ha accompagnato le notizie terribili su Giulia Cecchettin, la ragazza 22enne uccisa nel Veneziano dall'ex fidanzato.

Senato approva ddl contro violenza donne, è legge

Dopo il triste spettacolo i senatori, rientrati al momento del voto in Aula, hanno approvato all'unanimità con 157 sì il disegno di legge del governo contro la violenza sulle donne. Il provvedimento, che ha già passato l'esame della Camera il 26 ottobre scorso, è così definitivo.

Il provvedimento era stato approvato ieri in Commissione Giustizia, presieduta da Giulia Bongiorno, in tempi record e all'unanimità.

Violenza sulle donne, Roccella: "Ddl fa differenza tra vita e morte"

"Questa di oggi è una bella pagina che abbiamo scritto insieme e ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a scriverla in uno spirito di condivisione". Lo ha detto la ministra della famiglia, Eugenia Roccella, prendendo la parola nell'aula del Senato prima delle dichiarazioni di voto sul ddl contro la Violenza sulle donne. "Come ho già detto dopo l'ok della Camera - ha aggiunto - vedere tutte le luci verdi che si accendono è una emozione perché questa legge può fare la differenza tra la vita e la morte". "Il voto di oggi in questa legislatura è un primo passo ma è un primo passo importante", ha osservato.

Questo in sintesi il contenuto

AMMONIMENTO E PROTEZIONE DELLA VITTIMA: Si amplia l'ambito di applicazione dell'ammonimento del Questore che potrà scattare anche d'ufficio. E per ammonimento si intende una comunicazione formale da parte del Questore che serve a mettere in guardia il molestatore o il violento sul fatto che le forze dell'ordine sanno che c'è il rischio che lui possa compiere un reato. E sempre le forze dell'ordine avranno l'obbligo di informare la vittima sui centri antiviolenza presenti sul territorio e, nel caso in cui ravvisino un pericolo di reiterazione del reato, dovranno avvertire il Prefetto che potrà adottare misure di vigilanza dinamica a tutela della vittima rivedibili ogni 3 mesi - RAFFORZAMENTO DELLE MISURE DI PREVENZIONE: Si prevede un complessivo rafforzamento di tutte le misure di prevenzione: oltre all'ammonimento, anche il braccialetto elettronico, la distanza minima di avvicinamento, la vigilanza dinamica ecc. che potranno essere applicate anche per "reati spia" come lesioni personali, violenza privata, minaccia grave, diffusione illecita di foto o video sessualmente espliciti, il 'revenge porn', violazione di domicilio. Le misure non potranno durare meno di 3 anni, a meno che l'aggressore non frequenti corsi di recupero e il magistrato non ne certifichi la frequenza positiva. - PIU' RAPIDITA' NEI CONTROLLI E NELLA PREVENZIONE: Tempi più rapidi e certi per valutare il rischio da parte della magistratura e per l'applicazione delle misure preventive e cautelari nei confronti dei violenti. Si prevedono nuove regole per favorire la specializzazione dei magistrati e la formazione di operatori che possono entrare in contatto con le vittime. - INASPRIMENTO DELLE PENE: Pene più severe per chi commette reati riconducibili alla violenza domestica, soprattutto se in presenza di minori e se si tratti di recidivi o già ammonite. - RISTORO ANTICIPATO: Si introduce una provvisionale a titolo di ristoro anticipato rispetto alle sentenze di condanna, in favore delle vittime o dei loro eredi. - ARRESTO IN FLAGRANZA DIFFERITA: Arresto in flagranza differita per chi viene scoperto, anche attraverso video, foto o per via telematica, a maltrattare, stalkerare o a violare provvedimenti di allontanamento o divieti di avvicinamento. - PROCESSI: Viene data la priorità ai processi per costrizione o induzione al matrimonio, lesioni permanenti al viso, revenge porn, stato di incapacità procurato mediante violenza, lesione personale.

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