Accordo sulla legge elettorale. Renzi: ottimista su approvazione rapida
Come anticipato da Affaritaliani.it, accordo fatto tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sulla riforma della legge elettorale. Soglia di accesso al premio al 37%, premio del 15% ma con il tetto del 55%: ossia nessuna coalizione può conquistare più del 55% dei parlamentari. Una clausola, quest'ultima, vista come una garanzia contro possibili tentativi di modifica della Costituzione da parte di una sola forza politica. Lo sbarramento per l'ingresso in Parlamento (per chi si presenta all'interno di una colazione) si riduce poi al 4,5% ed è prevista la clausola salva-Lega: i partiti che ottengono il 9% in almeno tre regioni rientrano comunque in Parlamento. Sono inserite su richiesta dell'Ncd le multi candidature.
La trattativa si è chiusa dopo un lungo negoziato e dopo che Berlusconi è riuscito a piegare le resistenze interne. Per il Pd l'ultima riunione è stata organizzata da Renzi con la Boschi, Speranza e Franceschini. Numerose le telefonate intercorse tra lo stato maggiore democratico e forzista. Infine anche il via libera di Alfano e di Scelta Civica che ha considerato prioritario introdurre la soglia del 37%.
Esulta Matteo Renzi: "Dopo anni di melina, in qualche settimana si passa dalle parole ai fatti"."Bene cosi' - aggiunge - Adesso sotto con il Senato, le Province, il titolo V. E soprattutto con il Jobs act. Dai che questa e' la volta buona" Da Bruxelles risponde Enrico Letta: una buona notizia se si fanno le riforme. E le riforme andranno fatte entro la fine dell'anno. Intanto, appena fatta chiarezza, si parta con Impegno 2014.
"Noi non abbiamo aderito a nessun accordo, per ora", reagiscono fonti parlamentari del Nuovo Centrodestra. "Noi - aggiungono le stesse fonti - non abbiamo siglato ancora nulla", lasciando intendere che il Salva Lega e' ancora li' come un macigno. Anche Sel, attraverso Ciccio Ferrara, promette che in Aula verranno alzate le barricate. Preferisce parlare di un "primo passo avanti" anche Scelta civica, a lasciar intendere che altri dovranno seguirne in futuro. L'umore tra le forze minri, insomma, non e' certo dei migliori. Giorgia Meloni, di Fratelli d'Italia, avverte il premier: "A Enrico Letta e' chiaro che la fretta sulla legge elettorale serve a Renzi per farlo fuori e votare a maggio?".
Legge Elettorale: Renzi, ottimista su approvazione rapida
"Sono ottimista che questo accordo possa essere approvato e anche rapidissimamente". Lo ha detto Matteo Renzi parlando, al Tg1, dell'intesa sulla legge elettorale. E poi: "Sarebbe il colmo se quelli che non sono riusciti a fare la legge fino a oggi improvvisamente non avessero il coraggio di dire fuori quello che pensano, ma si nascondesserto dietro il voto segreto".
Per il segertario del Pd "gli italiani non mangiano di legge elettorale, ma sono 20 anni che i politici danno l'impressione di litigare su tutto. Con la possibilita' di scrivere insieme le regole del gioco e' come se si fosse rotto l'incantesimo, si fosse sbloccata la magia". "Con le regole che abbiamo scritto - ha concluso Renzi - male che vada ci sara' un ballottaggio per cui qualcuno vincera' sempre".