Legge elettorale/ Minoranza Pd: in vigore dopo la riforma del Senato
La minoranza Pd continua a insistere affinché il partito porti avanti tre correzioni alla legge elettorale considerate "irrinunciabili": la garanzia sulla parità di genere, le primarie obbligatorie anche se con deroga per la prima consultazione e il 'lodo Lauricella', che prevede l'entrata in vigore del nuovo sistema solo dopo la riforma del Senato.
Si tratta di punti dirimenti ed è segno di "responsabilità" della sinistra portare avanti queste richieste che devono essere "di tutto il partito", è stato sottolineato da alcuni partecipanti. Del resto, è stato ricordato, l'emendamento Lauricella va proprio nella direzione indicata dal segretario di un pacchetto di riforme complessivo.
Per questo c'è ottimismo sul fatto che il Pd nel suo complesso consideri dirimente la questione, così come l'alternanza di genere nelle liste e le primarie che potrebbero diventare obbligatorie non dalal prima consultazione, ma dalla seconda.
Un altro emendamento presentato dal Pd alla legge elettorale prevede una modifica sulla soglia di sbarramento per le coalizioni che si abbassa dal 12 al 10%. La norma, a prima firma Marilena Fabbri, se approvata dall'assemblea cambierebbe l'articolato in questo modo: le coalizioni di liste la cui cifra elettorale nazionale sia pari ad almeno il 10 per cento (non più il 12, ndr) dei voti validi espressi". Un emendamento identico è stato depositato anche da Popolari per l'Italia.