Governo/ Letta non esclude le dimissioni. Pesano le tensioni con Renzi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Fibrillazione su dimissioni Letta è altissima". E' il testo di un sms inviatoci da un parlamentare del Partito Democratico attorno alle ore 18 e 30 di lunedì. Un fulmine a ciel sereno che, nonostante l'assenza di conferme ufficiali, rende l'idea della tensione nei palazzi della politica. Il premier, che dovrebbe incontrare il presidente della Repubblica per il rimpasto o il bis e la nuova agenda di governo, non avrebbe quindi escluso di lasciare.
Alla base della clamorosa svolta ci sarebbero le sempre più forti tensioni con il segretario del Pd Matteo Renzi. Letta non si sente tutelato e difeso abbastanza dal suo partito. E potrebbe quindi decidere di dimettersi proprio per evitare di continuare ad essere sulla graticola e per stoppare gli attacchi ormai quotidiani di Renzi e dei renziani.
Nel caso davvero Letta decidesse di lasciare, la situazione politica si complicherebbe. A quel punto o un esecutivo Renzi forte e in grado di guidare il Paese per almeno due anni - ma il segretario del Pd ha più volte smentito l'intenzione di voler andare a Palazzo Chigi senza passare da elezioni - oppure il voto con la legge elettorale uscita dalla Consulta (proporzionale). Possibile anche un esecutivo di transizione - magari lo stesso Letta che resti in carica - solo per approvare l'Italicum e votare il prima possibile.