Lista Draghi alle elezioni 2023. Rumor choc terremota partiti e coalizioni - Affaritaliani.it

Politica

Lista Draghi alle elezioni 2023. Rumor choc terremota partiti e coalizioni

Di Alberto Maggi

Draghi premier anche dopo il 2023. Chi ci starebbe (partiti massacrati)

Lista Draghi, rassemblement Italia con al centro l'attuazione del Pnrr


Per ora si tratta solo di un rumor. Un rumor clamoroso. Che, se diventasse realtà, rivoluzionerebbe lo scenario politico in vista delle elezioni politiche del 2023. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, deluso per il mancato trasloco al Quirinale, starebbe seriamente pensando di mettersi alla testa di una lista, o meglio di una sorta di rassemblement di liste pronto a presentarsi alle prossime elezioni. L'idea sarebbe quella di mettere al centro i concetti di stabilità politica e di continuità dell'azione di governo, in particolare legati all'attuazione dei piani del Pnrr.

Non un partito politico, ma un cartello elettorale che raggruppa tutti coloro che ritengono utile per il Paese la permanenza di Draghi a Palazzo Chigi anche dopo il prossimo appuntamento con le urne. Il nome, stando alle indiscrezioni, sarebbe molto semplice di particolare effetto: semplicemente Italia, senza alcuna connottazione di destra o di sinistra. Un rassemblement che avrebbe come primo punto l'appartenenza all'Unione europea, alla Nato e la collocazione atlantica dell'Italia.

Dal punto di vista elettorale, stando all'ipotesi clamorosa, potrebbe nascere una lista unitaria che al momento comprenderebbe sicuramente Italia Viva di Matteo Renzi e Coraggio Italia di Giovanni Toti. Ma l'eventuale lista Draghi, potenzialmente, sarebbe destinata a lacerare coalizioni e partiti. Nel Centrosinistra anche Azione di Carlo Calenda e +Europa, che finora si sono detti contrari a ipotesi centriste, potrebbero aderire. Così come esponenti di spicco del Partito Democratico come l'ex capogruppo al Senato Andrea Marcucci.

Attenzione poi ai 5 Stelle, perché esponenti di spicco come il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in caso di conferma della leadership di Giuseppe Conte, potrebbe essere della partita. Nel Centrodestra, il rassemblement Italia targato Draghi sicuramente interesserebbe i ministri forzisti Mara Carfagna e Renato Brunetta, e forse anche Mariastella Gelmini, oltre ad altri esponenti azzurri. Nella Lega, poi, i ministri Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia, così come i Governatori del Nord (Massimiliano Fedriga in testa), potrebbero non escludere un loro sostegno alla lista del premier.

Insomma, per il momento si tratta solo di uno scenario, di una ipotesi. Tanto clamorosa quando dirompente. Certamente il rassemblement di Draghi sarebbe favorito dal sistema elettorale proporzionale, ma anche con il Rosatellum (sistema misto proporzionale/maggioritario) sarebbe comunque determinante. Ovviamente l'obiettivo è la permanenza di Draghi a Palazzo Chigi anche dopo il 2023, proprio per completare i piani del Pnrr e così come ipotizzano molti dei politici che potrebbero far parte della lista del premier.

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