M5S-Pd, parla il ministro Patuanelli: "L'intesa sia sui temi, non forzata"
Il ministro ad Affaritaliani.it: "Ci legano transizione ecologica, attenzione al sociale e centralità del mondo dell'impresa"
Intervista di Affaritaliani.it al ministro delle Politiche Agricole ed esponente del M5S Stefano Patuanelli
L'intesa raggiunta in cabina di regia sulle misure anti-Covid è una buon compromesso o si poteva fare di più come sostiene la Lega?
"Non lo definirei un compromesso, ma una strada segnata già dalla prima cabina di regia. La narrazione degli aperturisti contro chi voleva tenere chiuso era frutto della "fantasia politica" di molti, quando la strada era fin dal principio molto chiara a tutti. Si seguono i dati, l'andamento della campagna vaccinale e si prendono quelli che il presidente Draghi ha chiamato rischi ragionati. Si apre, insomma, per non chiudere più. Il MoVimento non si è fatto trascinare dalle polemiche e ha scelto quello che era giusto scegliere: il bene del Paese".
L'alleanza Pd-M5S stenta a decollare e alle Comunali rischiate di andare insieme solo a Napoli. Perché? Che cosa si deve e può fare?
"Come ho recentemente detto, serve il giusto tempo per maturare un asse con il PD anche sui territori. Non ci deve essere un'intesa forzata. Al contrario, abbiamo sempre proposto di partire dai temi; è innegabile che Movimento e PD vengano da due storie diverse e fino a qualche anno fa contrapposte, ma quello che ci lega è e deve essere una visione d'insieme che parla di transizione ecologica, attenzione sociale verso i più deboli, ma anche di centralità del mondo dell'impresa. Quel mondo che ha trovato in alcuni provvedimenti firmati Movimento 5 Stelle - parlo del Superbonus 110% e di Transizione 4.0 per fare due maggiori esempi - ciò che stavano aspettando da anni".
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