Politica
Manovra, lavoratori sottopagati: arriva una norma salva-imprenditori. Il testo approvato dalla Commissione Bilancio del Senato
Approdata nell'Aula del Senato, presieduta da Ignazio La Russa, la legge di bilancio. Il maxi emendamento atteso tra stasera e stanotte

Manovra, il testo integrale approvato dalla Commissione Bilancio del Senato in anteprima su Affaritaliani
Approdata nell'Aula del Senato, presieduta da Ignazio La Russa, la legge di bilancio. Presente il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Tra i relatori è intervenuto il leghista Claudio Borghi che si è detto "soddisfatto del lavoro fatto" in quanto "sono state recepite molte istanze, anche di opposizione". Per Guido Quintino Liris (FdI) "il Parlamento è stato protagonista di alcuni passaggi centrali".
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Giorgetti: "Soddisfatto, percorso tortuoso ma arrivati in vetta"
"Sono soddisfatto. E' come arrivare in vetta, il sentiero è tortuoso ma l'importante e arrivare in vetta, non c'è un'altra strada". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, intercettato mentre lasciava il Senato dove è in corso la discussione sulla manovra. Nel pomeriggio non è escluso che il ministro intervenga in Aula nel corso delle repliche.
Manova, lavoratori sottopagati: arriva una norma salva-imprenditori
Gli imprenditori che, sulla base di quanto stabilito dai giudici, non pagano adeguatamente i propri lavoratori, non saranno tenuti a corrispondere la differenza nel caso si siano comunque attenuti agli standard di alcuni contratti collettivi. Lo prevede una modifica alla manovra approvata in commissione al Senato e contenuta nel testo all'esame dell'Aula. Si tratta di casi in cui, secondo i giudici, il trattamento economico non sia conforme "ai princìpi" dell'articolo 36 della Costituzione sulla retribuzione proporzionata. Il dossier del Servizio Studi del Parlamento chiede quindi che "si valuti l'opportunità di chiarire, in relazione all'orientamento giurisprudenziale suddetto, la portata giuridica di tali riferimenti".
Cgil, in manovra un nuovo e grave attacco ai diritti dei lavoratori
"Un nuovo e grave attacco ai diritti dei lavoratori da parte del governo. Con un emendamento alla legge di Bilancio, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali, si tenta di rendere più difficile la tutela dei salari e il recupero dei crediti retributivi. Zero benefici per i lavoratori, solo attacchi". Ad affermarlo, in una nota, la segretaria confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli. Si usa la legge di Bilancio, prosegue, "su una materia del tutto estranea alla programmazione economica. E palesemente si interviene contro le recenti sentenze della Corte di Cassazione in materia di giusta retribuzione". "Dopo essere stata cancellata dal decreto Ilva - ricorda la dirigente sindacale - a seguito dell'opposizione delle forze sociali e politiche, la norma viene riproposta stabilendo che il datore di lavoro non può essere condannato al pagamento di differenze retributive o contributive per il periodo precedente la data del ricorso, se ha applicato lo standard retributivo previsto dal contratto collettivo leader". "Il risultato è un indebolimento concreto delle tutele salariali. Una norma che - conclude Gabrielli - neutralizzando cinque anni di arretrati, appare manifestamente incostituzionale e che colpisce i diritti fondamentali dei lavoratori. Non esistono alternative: l'unica soluzione è lo stralcio definitivo. La Cgil contrasterà la norma con ogni iniziativa, in tutte le sedi".
